7am | Paolo Massimo Testa

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Paolo Massimo Testa.

Ciao Paolo, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, sono vicino al mio compleanno e quest’anno vado per i 27 anni, sono di Bergamo.
Scatto foto da sempre, è sempre stato qualcosa di naturale per me, una sorta di gioco.
Con il passare del tempo è diventata un’esigenza, poi un progetto ed ora è un tentativo di vita.
Ho iniziato a scattare seriamente, e per seriamente intendo la ricerca di un’estetica e la comprensione di cosa sia veramente la fotografia, da sette anni, anche se a tutt’oggi questa ricerca rimane totalmente incompleta e fuggevole.
Sai dietro una macchina fotografica ci sta un fotografo con tutti i suoi problemi ed i suoi cambiamenti, è difficile cercare di bloccare qualcosa che è in continuo movimento.

La tua attrezzatura?
Uso diversi attrezzi e tutto dipende dal periodo e dalla situazione in cui mi trovo.
Principalmente uso un Canon Mark2 con sole ottiche fisse: 50mm f1.2  35mm f1.4 e un 100mm f2. Sono solito scattare quindi per quanto suoni blasfemo adoro scattare anche con il mio I-phone, è piccolo e leggero e ti permette di scattare in situazioni nelle quali una reflex sarebbe ingombrante.
Ho poi una hasselblad quando sento il bisogno di grana e manualità arriva il suo periodo.
In ultimo sono un amante della polaroid, la uso spesso per fare portrait agli amici che passano da casa, sarebbe bello usarla di più ma il nostro caro amico ILFORD non è economico.

Cosa fai quando non fai foto?
Quando non faccio foto leggo o guardo film o faccio festa :)
Sono un grande amante delle arti che provano a raccontare la vita nei suoi diversi aspetti e che le fanno con gli occhi e le parole diversi dai miei. È solo grazie a una continua ricerca nel lavoro altrui che ci è possibile sviluppare e migliorare la nostra visione del mondo. Il segreto sta nell’alterità.

Descrivimi la tua stanza.
Nella mia stanza ho solo il mio letto, le pareti sono tutte disegnate da un amico pittore, Arcano (ragazzo che vale la pena seguire) su una mensola ho la foto di un nudo che ho scattato in formato 6×6 e due poster incorniciati di Shepard Fairey (Obey). Sul comodino libri in fase di lettura, questo mese c’è tropico del cancro di Miller.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
Sicuramente lo zaino che mi porto appresso è pesante, ma insomma ci fai l’ abitudine, se è questo che vuoi fare.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Quando sono allegro vorrei vivere in un film di Will Ferrell, quando sono triste vorrei stare in un film di Spike Jonze.
I libri sono una lingua, vorrei che tutti parlassimo con la voce di Joyce in Finnegans Wake.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
In questi giorni sono totalmente affascinato dallo scatto di Javier Manzano.
Lo scatto si chiama Siege of Aleppo, e’ incredibile che lui si riuscito a trovarsi in una situazione tale e scattare una foto di tale bellezza.
Per quanto riguarda gli italiani direi assolutamente Fabio Bucciarelli!

Un messaggio

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