Save the date | Draftsmen’s Fest #3

Un Vs. non è un con né un e né un +.
Un Vs. presuppone uno scontro. E uno scontro ha sempre qualche vittima: tra chi combatte ma anche tra chi semplicemente assiste allo scontro, o magari si trova a passare di lì per caso e viene coinvolto suo malgrado. La vittima (o le vittime) non è che debba per forza rimetterci un arto o uscire sanguinante dal luogo del combattimento. Ci si può far male pure con la testa. O meglio, nella testa. Soprattutto se non di scontro fisico si tratta ma di categorie, di concetti. Per quei pochi istanti in cui si viene colpiti dall’energia sprigionata dalla collisione ci si ritrova sballottati altrove, il pensiero perde il contatto con il sé(nno) e l’urto lo proietta lontano. A volte quello poi ritorna. Altre volte no. E ci si ritrova inesorabilmente cambiati, i sensi ribaltati a filtrare e a captare impulsi e frequenze prima inimmaginabili.
E’ questo il senso di una performance. Qualcuno deve farsi male. Altrimenti si tratta di semplice dimostrazione, di un come se che magari ti fa sì viaggiare con la testa ma che poi non lascia effettivamente alcun segno indelebile, né fuori né dentro.

Su performance del genere a fine anni ’90 a Providence, Rhode Island, ci hanno costruito una scena, il Providence Sound che arrivava dalla Rhode Island School of Design e dai capannoni industriali (su tutti Fort Thunder, ex-stabilimento tessile da cui partirono esperimenti d’avanguardia come i Lighting Bolts, i Mindflayer, i Black Dice) dove rumore e arti visive combattevano e mietevano vittime tra le menti di chi partecipava.

E a quella scena si ispira Draftsmen’s Fest, la serie di cinque eventi curata da Massimiliano Bomba e Francesco de Figueiredo.
Dopo il secondo appuntamento, messo in scena lo scorso 19 aprile, il terzo è previsto per stasera nella solita location dell’Istituto Svizzero.

Protagonisti dello scontro e tra suono e immagini e delle improvvisazioni creative squassa-cervella, due artisti che nel crossover tra visual e musica lavorano di continuo: Dennis Tyfus—belga, classe 1979, artista visivo e fondatore dell’etichetta discografica Ultra Eczema Records—e Canedicoda, ovvero Giovanni Donadini, più volte apparso su questi schermi, altro classe 1979, talento indiscutibile, attivo su più fronti tra moda, musica, illustrazione, interior design.

QUANDO: 3 maggio 2013 | 22,00
DOVE: Istituto Svizzero, Sede di Milano | via Vecchio Politecnico 3, Milano | mappafacebook

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