7am | Milo Sciaky

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Milo Sciaky.

Ciao Milo, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, ho compiuto 30 anni il mese scorso, sono di Milano e scatto foto dalla rimpianta adolescenza.

La tua attrezzatura?
Non sono un fotografo troppo legato al mezzo quindi dipende.
Da professionista nel settore dell’attualità possiedo necessariamente quei macchinoni Nikon grossi e pesanti dotati di lenti lunghe e pesanti e flash grossi e pesanti, così, quando posso, limito l’armamentario a una compatta performante (adesso giro sempre con una Fuji X-10 che è tanto comoda e agile).
Mi piace scattare d’istinto e se non sono su un servizio commissionato, editoriale o commerciale, mi diverto a fotografare un po’ di tutto.

Cosa fai quando non fai foto?
Leggo molto e guardo un sacco di film, ma fondamentalmente, avendo deciso di vivere di fotografia, quando non raccolgo immagini cerco di ampliare il mio orizzonte alle opportunità che possono presentarsi a un fotografo ostaggio di un mercato avverso.
Credo che il fotografo del nostro tempo non possa più considerarsi solo uno che scatta fotografie aspettandosi che qualcuno lo paghi solo per aver compiuto una così nobile azione così mi impegno a costruire una solida figura professionale utilizzando anche tutti quegli strumenti che sembrano comunemente decretare la morte della fotografia per promuovere il mio lavoro, cercare nuovi clienti, studiare le tendenze e far fronte ai rapidi cambiamenti con flessibilità e consapevolezza.
Da una condizione di necessità e studio delle dinamiche che stanno influenzando il mestiere di fotografo e con l’intento di ristabilire un valore effettivo per Fotografia, ho ideato Around Gallery, una galleria “Pop-Up” con cui finanzio l’esposizione di singoli progetti di fotografi che ritengo adatti alla mia “missione”.
Organizzo mostre in vari spazi non deputati naturalmente all’arte cercando di creare un mercato per le edizioni limitate delle immagini dei colleghi che collaborano con me verso un pubblico non sempre specializzato, ma affascinato. Un modo per consentire all’autore di intraprendere o continuare anche quei progetti di documentazione visiva di lungo periodo che sono sempre più difficili da “piazzare” agli interlocutori fin’ora considerati, consapevole che qualcuno si impegnerà per dar loro vita.
Con Around Gallery svolgo anche l’attività di casa editrice pubblicando volumi fotografici (il primo uscirà a giugno) e di Academy organizzando Workshop di alto profilo con docenti professionisti di fotografia (è appena terminata una serie di 5 incontri con Sandro Iovine sulla lettura delle immagini e a maggio affronteremo il delicato tema degli aspetti legali in fotografia con l’avvocato Salvo Dell’Arte).
Diciamo che fare foto è solo una minima parte della mia costante attività fotografica.

Descrivimi la tua stanza.
Non vorrei essere monotono, ma la mia stanza non esiste praticamente più: al suo posto c’è una piccola sala di posa anche se ancora non sono riuscito a rifilare il letto a qualcuno (anzi, chi vuole un comodo letto Ikea?) e quello che era l’armadio per i vestiti è diventato un magazzino per le cornici delle foto che attualmente non sono esposte da qualche parte.
Quelle che non ci entrano sono fieramente appese alle pareti dell’altra stanza del mio bilocale che è diventato l’ufficio da dove gestisco la mia nuova società fotografica. La mia fidanzata è contenta di darmi asilo politico in questa fase di start-up. Almeno credo e spero.

La tua macchina fotografica pesa quanto..
Quella grossa come un microonde, quella media come un libro da 600 pagine e quella piccola come il mio cellulare.
Quella piccolissima è proprio il mio cellulare.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
O un fumetto? Sin City.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Ho letto che Andrea Ciprelli lo ha nominato precedentemente nella sua intervista, ma da qualche mese sto seguendo i passi, la passione, lo sguardo critico e i tentativi di sviluppare uno stile personale forte e deciso di Paolo Ciregia.

Un messaggio

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