Digitalizzare e mettere a disposizione di tutti i propri archivi dovrebbe diventare uno degli obiettivi di tutte quelle istituzioni pubbliche o private che hanno la diffusione della conoscenza e del sapere (o qualunque altra variazione sul tema) come uno dei punti principali del proprio statuto. Biblioteche, collezioni di abiti vintage, carteggi, bozzetti di artisti, collezioni di ogni tipo: se è possibile consultarle “offline” in un museo, in un’università, negli spazi di un’associazione culturale, perché non dare la possibilità di farlo pure online? Magari previa registrazione, magari iniziando dalle opere non (più) soggette a copyright…
Mentre continuo ingenuamente e utopisticamente a sognare di entrare con schermo&tastiera nelle collezioni di mezzo mondo e mi consolo con i “musei online” raccolti nell’ormai storica (ma sempre aggiornatissima) pagina del MoOM (the Museum of Online Museums, appunto), registro con piacere il fatto che il Design Center dell’Università di Philadelphia abbia iniziato a digitalizzare il suo colossale archivio di 200.000 pezzi di textile design ed affini e a renderlo accessibile a chiunque tramite tumblr: thedesigncenter.tumblr.com.
Ovviamente per ora c’è solo una piccola parte disponibile ma il sito, già incredibilmente pieno di materiale, è in continua crescita. E pieno di sorprese e pezzi meravigliosi, soprattutto quelli che hanno oltre cento anni di storia e sembrano fatti ieri.






