Con un book-trailer che profuma di vernice e vede la partecipazione—in modalità ombra—di alcuni pezzi di storia del graffitismo americano, Flip the Script (sottotitolo: A Guidebook for Aspiring Vandals and Typographers): si preannuncia un volume irrinunciabile, non fosse altro che per i 10 anni di lavorazione, dovuta ad una sistematica catalogazione, in tutto il Paese, di quella che—parole loro—è «la più insultata e perseguitata forma di graffiti»: la tag.
Christian Acker, fondatore dell’agenzia creativa newyorkese Adnauseum nonché ideatore e curatore del libro, si è ispirato ai manuali di tipografia per compilare una dettagliatissima analisi degli stili e dei relativi artisti, in un volume di 224 pagine in uscita proprio questo mese per Gingko Press.
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