L’idea è semplice, ma come spesso accade nel caso delle idee semplici, l’effetto finale è quantomeno interessante. I gioielli handmade creati dalle sorelle islandesi Aslaug Iris e Kristin Mariella a partire da materiali di scarto sono eccentrici ed ingombranti e ricordano vagamente i monili di alcune tribù di aborigeni.
Elastici, corde di canne da pesca, residui di pneumatici e gomme colorate creano vortici concentrici attorno al collo di chi li indossa. Il target a cui si rivolge Twin Within?
“Donne sicure di sé che vogliano enfatizzare la loro individualità attraverso la creatività” dichiarano le sorelle Fridjonsdottir, entrambe artiste e designer, che hanno scelto per la loro collaborazione un nome forse più inquietante che simbolico: e ci piace immaginare che il concetto tranciato di fetus in fetu (Twin within the twin, in inglese) alluda all’unicità di ogni creazione, che porta il nome di una città a cui è ispirata.
O, più poeticamente, al fatto che la fantasia di entrambe sia stata inglobata in un progetto unico, che cresce come se fosse una cosa sola giorno dopo giorno. E visto il successo del brand fondato solo una manciata di mesi fa, direi che gli ha portato fortuna.