Appena due mesi fa abbiamo parlato di questo marchio tedesco, fondato dalla fashion designer Svenja Specht.
Stavolta focalizziamo l’attenzione sulle scarpe, che già nella collezione d’abbigliamento SS2013 si intravedevano nella loro minimale razionalità ma che non erano ancora state lanciate ufficialmente.
Dunque eccole qua, realizzate in pelle e sughero ed ispirate – come tutte le collezioni di Reality Studio – ai viaggi di Svenja.
L’influenza stavolta arriva è ovviamente dal Portogallo, primo produttore mondiale di questo tessuto vegetale che si ricava dalla quercia da sughero, diffusa in tutta l’area mediterranea e in special modo nella penisola iberica, in Sardegna e in Sicilia. Un materiale, il sughero, che seppur utilizzato da secoli – già i romani lo utilizzavano per le suole dei sandali – è sempre riuscito a conservare un’aura quasi aliena, come fosse arrivato da un altro mondo, portato da una civiltà superiore, per l’incredibile elasticità, la leggerezza, l’impermeabilità e la resistenza (beccati Alberto Angela che ti spiega come si fa il sughero).
Torniamo alle scarpe. La collezione si intitola Souvenir, come i ricordini, solitamente trash, che ti porti a casa da una vacanza. Souvenir che però in questo caso sono puramente emozionali, fatti di musica, luci, atmosfere, sapori, assorbiti da Svenja Specht sulle spiagge e tra i villaggi della costa portoghese, dove tra l’altro la designer ha anche trovato aziende locali a cui affidare la produzione delle scarpe.