Save the date | Lök’s Raundhay Garden

I bar universitari pullulano di gasati saputelli che più o meno arrogantemente snocciolano compiaciuti i concetti imparati, nelle ultime 48h, in qualche aula a poche centinaia di metri da lì, convinti di rimorchiare sfoggiando traballanti castelli di ragionamenti altrui assemblati alla meno peggio. Nonostante la soluzione per stroncare sul nascere un futuro stronzo che si ciba di auto-conferme sembri oscillare tra l’ignorarlo completamente ed il sorprenderlo con un pugno sul naso improvviso, convinto e ben assestato, la realtà è che faresti del bene ai posteri solo polverizzandogli l’ego, sbattendogli in faccia un’atomica di sapere contro il suo puerile e didascalico revolver di nozioni: quella che si dice una soluzione à la Will Hunting.

Quando studiavo cinema, non avevo atomiche a portata di mano e nei bar si poteva pure fumare, sentivo parlare a sproposito del dio dello studente medio del DAMS dell’epoca – Kubrick – nonché citare la Sortie des Usines Lumière à Lyon dei fratelli Lumière (video qua sotto) come primo film in assoluto della storia.

http://www.youtube.com/watch?v=6iy6HaHU4bA

E allora il Roundhay Garden di cui avevo letto in un inserto de il Manifesto durante un Bologna – Ancona qualsiasi, qualche tempo prima?
Nei miei primi anni di università non c’era YouTube, Wikipedia era appena nata o lì lì per nascere e non è che scrivevi il nome di qualcosa in un form e ti uscivano migliaia di pagine di risultati da consultare. Ma ora sì, e puoi smerdare il loquace ragazzino con un semplice iPhone (poi ovviamente è meglio se ti trattieni, per non cadere nel patetico) perché gli appena due secondi di scena, questi,

sono del 1888, girati da Louis Aimé Augustin Le Prince nel giardino di una casa signorile appena fuori Leeds, in Inghilterra. Ben sei anni prima dei Lumière.
Il “vero primo film della storia” si portò pure dietro tutta una serie di sfighe che non sto a raccontarti dato che ora Wikipedia c’è ed è bene usarla.

Quale titolo migliore, dunque, seppur storpiato (ci sarà un motivo… ci sarà un motivo?), per una mostra di illustrazioni che omaggiano l’era d’oro del cinema muto, il nitrato d’argento, i primi effetti speciali farlocchi, i gotici occhioni neri delle attrici-da-primo-piano, le immagini tremolanti, i fondali dipinti?

Lök’s Raundhay Garden, organizzata dai ragazzi della rivista indipendente Lök Magazine, ti aspetta a Como il prossimo 12 ottobre presso il Circolo Arci Xanadù. In mostra le opere (+ catalogo) del gruppo di artisti che producono il magazine, oltre ovviamente a musica e dj-set.

QUANDO: 12 ottobre 2012 | 22,00
DOVE: Xanadù Circolo Arci | via Varesina 72, Como | mappa | fb

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