Quando scatta la colonna sonora soul, nel cinema come nella vita, di solito si scopa.
Se poi si tratta di soul brasiliano, contaminato da quel pizzico di psichedelia tribale ed afro beat, funzionali a sconvolgere potenziali canzonette (seppur bollenti) prolungandone preliminari e orgasmi musicali, allora la scopata (sonora o reale) richiede a chi ne partecipa di essere all’altezza della situazione.
E se sei O rei do Brasil – colui che ha importato nel paese dei culi stretti, alti e duri come il marmo il funk ed il soul – sei sempre all’altezza. Pure se sei obeso e ti distruggi di alcol e cocaina. Pure da cadavere, aggiungo.
Morto a 56 anni dopo una vita allucinante, Tim Maia in Brasile è una leggenda. Una leggenda con una montagna di capelli, un paio di baffi da guerrigliero ed una voce capace di mandare in cenere in pochi secondi anni di educazione alla castità e alla morigeratezza.
Domani Tim Maia avrebbe compiuto settant’anni e il mondo intero lo celebra con una serie di eventi collegati tra loro organizzati dall’etichetta Luaka Bop, che il prossimo 2 ottobre darà alle stampa un disco che raccoglie i successi del grande musicista di Rio de Janeiro: Nobody Can Live Forever (come il titolo di uno dei sui pezzi più famosi).
Da New York a Los Angeles e San Francisco; da Portland a Washington, passando per Chicago; da Lisbona a Londra a Gothenburg fino ad arrivare a Melbourne, dall’altra parte del mondo, le celebrazioni per il 70° compleanno virtuale di Tim Maia arrivano pure a Milano per una serata in collaborazione con lo spazio Radio, durante la quale animeranno l’ambiente Tombun (l’evento mensile di Mauro Simionato e Giandisco) e Luca Barcellona (in veste di dj, oltre che collezionista di vinili brasiliani).
QUANDO: 28 settembre 2012 | 19,00 – 23,00
DOVE: Radio | via Pestalozzi 4, Milano | mappa