Nella motivazione con la quale la squadra di designers londinesi di Ico spiega il perché abbiano deciso di fondare un magazine (l’ennesimo) sul cibo sta la chiave dell’intero progetto: «we were aware that food is a subject that everyone has an opinion on». E in effetti cosa, oltre al cibo, riesce a tirar fuori in chiunque spunti interessanti di discussione, ricordi, idee, esperimenti, opinioni, storie, scampando a differenza di quanto capita con gli altri Grandi Temi della Vita come la vita stessa, la morte, Dio, il sesso, l’enorme pericolo della banalità? Niente, e d’altronde (ecco la mia, di banalità) il cibo è forse l’unico dei suddetti Grandi Temi della Vita a racchiudere in sé tutti gli altri, oltre alla politica, alla scienza, all’economia…
Dopo anni di collaborazioni con gli addetti ai lavori del settore, dunque, quelli di Ico hanno deciso di lanciare la propria rivista. Il nome è semplice, quasi ovvio: Taste. L’argomento, appunto, il cibo. O meglio il futuro del cibo. Discusso da tutta una serie di contributors che vanno dagli chef ai negozianti, dagli insegnanti ai designers.
Taste sarà distribuito gratuitamente attraverso una rete di ristoranti selezionati ma è possibile riceverne una copia direttamente a casa (gratis pure quella) semplicemente compilando un form.
In attesa del postino i contenuti si possono già sbirciare online.