Giuliana Mancinelli Bonafaccia | Hyparhedra

Non conosco personalmente Giuliana Mancinelli Bonafaccia, ma sono certa sia dotata di una mente brillante ed una curiosità intellettuale a 360° , oltre che ovviamente di un’ottima dose di creatività. Se per la collezione Radiolarian SS2012, infatti, si era ispirata a Die Radiolarien, un lavoro del biologo tedesco Ernst Haeckel del 1862, realizzando bellissima anelli, bracciali e collane in metallo, pietre preziose e galuchat, ora, per la limited edition Hyparhedra, si ispira agli studi su carta effettuati nel laboratorio Vorkurs tenuto da Josef Albers al Bauhaus nel 1927, oltre che a quelli effettuati da artisti, quali Ronald Resch, negli anni ‘60 e ’70.

In quei laboratori agli studenti veniva chiesto di progettare e realizzare articolate strutture utilizzando la carta come materiale unico, anche per gli incastri. Giuliana, che forte degli studi in architettura, con le strutture è ben a suo agio, pur partendo da esperimenti su carta, decide di realizzare questa collezione in carbonio (ma anche pelle e argento). La scelta del carbonio, materiale fino a poco tempo fa utilizzato prevalentemente in ambito aeronautico, motociclistico, automobilistico, è dettata da un lato dall’estrema leggerezza di questo materiale, che lo rende in qualche modo simile alla carta, e dall’altro dall’essere estremamente adatto alla realizzazione di gioielli per la sua estrema robustezza, la durezza e la buona resistenza alle variazioni di temperatura.

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