Dal Sole a Plutone ci sono 9128865 pixel

La graphic designer canadese Margot Trudell forse non lo sa ma potrebbe aver realizzato il sito web più alto della storia.

Con i suoi 19.076.000 di pixel, infatti, supera di gran lunga i 6.082.560 px di One Mile Scroll (progetto dell’artista inglese Daniel Eatock che consiste in una pagina completamente bianca con due scale graduate ai lati ed asticelle che per tutta l’altezza del sito segnano le misure di oggetti, persone, personaggi di fantasia, monumenti, altri siti web: dall’iPod all’altitudine di Denver, passando per l’uomo più alto del mondo, King Kong, la matita più lunga), già sbaragliati – e nello stesso anno, il 2008, da segnare come l’anno dei record verticali virtuali – dagli 8.000.000 di pixel della più lunga pagina web dell’Internet che con piglio da presentatore di freak show proclamava al perplesso all’incuriosito visitatore che ci sarebbero volute più di due ore per arrivare a fondo pagina semplicemente tenendo premuta la freccina giù d’ordinanza ↓.

Entrambi però ignoravano che già nel 2006 un web designer svizzero, Jens Meiert, aveva messo online Il più alto sito del mondo, un volo verticale e senza paracadute (ma con l’ascensore) di ben 17.893.578 pixel, l’equivalente di 18,939 chilometri nel mondo reale, ufficialmente un esperimento per testare le potenzialità del CSS (per i digiuni di webdesign: il foglio di stile è un codice che si applica ad una struttura HTML per dare indicazioni al browser sulla formattazione; per fare un esempio, Frizzifrizzi senza CSS apparirebbe così), nella pratica una di quelle cose che potrebbero etichettarti per il resto della vita come uno che ha tanto, troppo tempo da perdere.

Torniamo alla nostra Margot Trudell.
Affascinata dall’astronomia e ben consapevole di quanto l’argomento sia trattato in maniera superficiale dai media mainstream – problema opposto quello dei canali di informazione specializzati, che dissuadono il principiante con paroloni e formule matematiche – la graphic designer ha realizzato come tesi di laurea un sito ed una serie di poster sul Sistema Solare.
Il progetto, intitolato OMG Space, consiste in una lunghissima pagina web che rappresenta il nostro pezzetto di universo in scala 1:647 (considerando 1 px = 1 km) e dove quindi le distanze e le proporzioni tra pianeti, satelliti e la nostra bella stella incandescente non sono effettivamente come quelle alle quali ci hanno abituati negli anni i libri per l’infanzia prima ed i sussidiari scolastici poi, con un Sole che a stento superava la Luna in diametro e distanze tra i pianeti aggiustate per comodità, ridicole al punto tale da darti l’impressione che urlando al cielo in una notte senza stelle non sarebbe stato poi così assurdo riuscire a farsi sentire dal primo cretino che si fosse trovato a passare da Marte.

In OMG Space le distanze sono perfettamente proporzionali e, dato un Sole con il diametro che riempie lo schermo, i pianeti minori, quelli della fascia interna (Mercurio, Venere, noi, Marte), appaiono in tutta la loro patetica piccolezza, persi nello schermo, con tempi di scrolling noiosamente lunghi necessari a raggiungere la pallina rocciosa o gassosa più vicina e la cosmica verità che ti si presenta in forma di pixel neri sopra ad uno schermo: siamo soli, lontani, lontanissimi da tutto, più di quanto possa farti immaginare un altro pur geniale aggeggio online uscito qualche tempo fa: Scale of the Universe, che dall’infinitamente grande passa all’infinitamente piccolo grazie ad un superzoom azionato a colpi di mouse.

Solitudine e distanza che però non sono riuscite a scalfire, nemmeno per un attimo, la coriacea tendenza dell’uomo all’esplorazione e alla conoscenza: basta vedere le infografiche che la Trudell ha piazzato nei poster (acquistabili qui) che accompagnano i vari pianeti, pianetini e satelliti disposti lungo i 19.000.000 e rotti di pixel di OMG Space, vere e proprie mappe informative che segnalano ogni tentativo – riuscito o meno – di mettere lo zampino o quantomeno l’occhio sopra o intorno agli oggetti del nostro Sistema Solare.

Per concludere, dopo tanta verticalità, l’unico sito super-orizzontale che sono riuscito a trovare dopo qualche ricerca indovina un po’ a cosa è dedicato?
Al Sistema Solare. In scala. Ma con i suoi soli 2.382.625 px parte già sconfitto.

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.