Molti di noi hanno visto parecchio bianco nelle scorse settimane. In alcuni punti d’Italia la neve riposa ancora sui tetti o sopra qualche albero in attesa di cadere sul primo sfigato malcapitato.
Da piccolina, come adesso del resto, non sopportavo il freddo pungente e il caldo asfissiante. Mi ricordo che nel tragitto che mi portava a scuola, d’inverno o ai primi cenni d’estate – insofferente agli estremi, alti o bassi, climatici – mi ripetevo: fa caldo/freddo immagina la neve/sole, in base alla temperatura.
Ecco perché mi ha colpito molto la collezione SS2012 di Luigi Borbone (il sito è in costruzione) dove i capi tutti bianchi, così abbaglianti, luminosi e perlacei mi ricordano le regine o le fate – moderne, concrete – del nord europa. I tessuti che Luigi utilizza sono eco-friendly, nel totale rispetto della natura e degli animali, e realizzate utilizzando bizzarrie come gli interni in oro zecchino o tecniche sperimentali come il lattice trattato con cristalli Swarovski, insieme a tessuti più tradizionali come seta, lino groffato, organze in lino, il tutto immerso in particolari resine per renderlo impermeabile.
Un ottimo modo, quando arriveranno le tanto agognate (per ora), afose serate estive, di ricordare i brividi invernali senza doverseli infilare a forza nella testa chiamandoli per nome ancora e ancora come un mantra.