C&B Homeworks | L’orrore dalla O alla Z

Io non so se l’avete mai visto questo film. Questo film è un cazzo di film dell’orrore dall’inizio alla fine. Non parlo solo dell’orrore che può provocare l’idea di fare un seguito di OZ, che comunque Baum ci ha fatto decine di libri a OZ, tanto che era diventato una specie difranchise. Detto questo il primo Oz è, su tutte le altre, la fiaba preferita di C&B. E voglio dire tuttetuttetutte, tuttissime.
E il film, il primo, be’ quello è Il Film di fiabe in live action. Mi chiedo perché la Disney non fece mai il cartoon di OZ, al suo posto i giapponesi.

http://www.youtube.com/watch?v=gMSNhCkj_H0

Non che il primo film non faccia paura eh, ma il seguito di Oz (che per l’appunto è una produzione Disney) è uno dei più grandi fail che io ricordi a livello di “ehi gente, portate i bambini al cinema, vedrete come si divertiranno!” Ritorno a Oz è una roba alla Shining, cazzo.

Già i titoli di testa sono praticamente Ai confini della Realtà (a destra):

Si parte da Dorothy tornata nel Kansas con la zia che la porta da un dottore che le vuole fare l’ellettroshock (vallo a spiegare l’ellettroshock ad un ragazzino) con un macchinario ©Verne, per poi venir chiusa in una stanzetta che manco penitenziagite.

Dorothy non si sa come (nessun tornado) si risveglia ad Oz, con un gallina (!) parlante in braccio per essere gentilmente accolta dai wheelers, un aggiornamento delle scimmie volanti versione artisti da strada cirque du freak con le maschere etrusche e i capelli rasta, insomma un casino.
Cristo a me i wheelers rimasero nell’immaginario incubesco per mesi. Paura i wheelers. Ma fossero solo i wheelers…

Infatti questi sono gli scagnozzi di una strega che si cambia la testa a piacimento (a parte che poi è tutto un gran scopiazzamento, le fiabe). La tipa abita in una Versailles scala 1:100, suona il mandolino (!) e si veste con delle bellissime armature tipo cavaliere dello zodiaco d’oro.
E la scena delle teste che urlano.
Paura Assoluta.

Poi arrivano i compagni di viaggio: un robot steam punk con dentro Danny DeVito, Jack Lantern (!) malato di mammite (per tutto il film chiama Dorothy “mamma”. Dorothy. Dieci anni massimo. Mamma) e poi un letto alce volante (e manici di scopa?) e sempre la gallina (!).
A fare la parte di Dorothy ecco un’altra grande scelta della Disney: Fairuza Balk, una che già a nove anni c’aveva la faccia da strafattona – infatti poi è diventata darkettona o peggio.

Occhio lungo la direttrice del cast. Certo, avessero voluto farlo apposta l’OZhorror, ok. Ma così…
A proposito di occhio. Il cattivone di turno è il Re degli Gnomi, che però è fatto di Roccia (secondo me anche il doppiaggio itagliano certi casini) che spia il viaggio di Dorothy con delle stupende guardie in stop motion, Pongo, Didò e Das.
(Labyrinth? La storia infinita? Hello.) E poi c’ha anche l’occhio di Sauron. Massì, calderone, tanto so’ ragazzini che cazzo capiscono…

Insomma il film è un guazzabuglio di roba senza senso, ma non senza senso tipo “ok, vai con l’assurdità fiabesca, fico”, no proprio che stranezza senza senso la fa da padrona, con un notevole buco di sceneggiatura (il famoso Buco dell’OZ) su tutta la storia di OZma e massimo sbigottimento quando, sul finale, il cattivone, che ci hanno presentato come questo Re cattivone che ha distrutto la Città di Smeraldo solo per qualche pietruzza verde ecco che si presenta con.. con… le ruby slippers! Cioè un barbuto vecchio di pietra cattivo, rosicone, coll’occhio che abbiamo detto, gli scagnOZzi alla mercè, uno che si mangia la gente come fosse Tronky porta queste scarpe?!?!

Se questo non è straniante per la mente di un bambino, non so io cosa… Poi per caritàddiddio ognuno si mette le scarpe paillettate che vuole, figurati non è perché uno è un re di roccia degli gnomi che deve mettersi le Dr. Martens, però a 6/7 anni, vallo a spiega’… distraiamoci alzando la gonna a Dorothy va.

E insomma alla fine tutto a tarallucci e vino. Gli buttano un uovo in bocca e quello muore.

Nel vecchio film l’acqua, questo l’uovo… a OZ incidenti domestici e morti sul lavoro come piovessero.
Return to OZ terrorizza. E mette un’inquietudine impura, perché ti sembra che loro (regista, desingner, tutti) non lo abbiano fatto di proposito. Non è tipo Labyrinth con David Bowie strano, questo sembra proprio che volevano fare un film per bambini e gli siano sfuggiti di mano gli incubi.
Certo fa meno paura di The Wiz:

o meno paura delle stronzate o cazzate che ci stanno propinando ultimamente; e James Franco mago di OZ giovane prima di diventare mago nel prequel come lo vedete? Che è contento di lavorare con Mila Kunis, non di fare OZ, chiamalo strOnZo, ma il rischio Alice è dietro l’angolo.
Se Nel fantastico mondo di OZ è un film per bambini allora io mi chiamo con uno di quei nomi assurdi che si trovano solo nelle fiabe come la Storia Infinita tipo Sebastian.

Drew Struzan ha fatto la locandina originale, cogliendo quel certo sguardo doroteo…

OZ. Certo OZ vince su il Paese delle Meraviglie secondo me. I personaggi sono più fichi. Chi vince tra la Strega dell’Ovest e La Regina di cuori? Chi vince tra la violenza di “tagliatele la testa” e quella dell’omino di Latta che si mozza da solo un arto via l’altro?

Dorothy, la scafatella contadinotta del Kansas, mangia in testa ad Alice, signorinella annoiata del Sussex, quando le pare! Dorothy rules. Chi vince secondo voi tra OZ e Paese delle Meraviglie? Intendo doveste scegliere dove andare a vivere…

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