Videogames. Videogames? Videogames!
Ma Kill Screen, a differenza della quasi totalità di siti e riviste che parlano di questo mondo (e ad eccezione del bravo Janusz Daga di Pig Magazine) si focalizzano solo sul gioco e trascurano il giocatore, vero protagonista, invece, di questo magazine indipendente dove trovi (tante) storie ed interviste, con una squadra di veri appassionati che girano – virtualmente e fisicamente – in lungo e in largo per raccontare l’epica, la psicologia e l’antropologia del gioco con perle come un’inchiesta sull’anoressia (nel n.3, che come tema aveva l’intimità), vista attraverso nientepopodimenoché Grand Theft Auto mentre l’ultima uscita è dedicata all’aspetto pubblico: dai giochi di strada agli arcades, giocare in insieme, divertirsi, umiliarsi.
