7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Stefano Graziani.
Ciao Stefano, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao, sono di Trieste, e credo che la maggior parte del mio lavoro sia originato da questa città e dagli incontri, reali o meno che ho fatto qui.
Produco fotografie da molto tempo ma pochi mi hanno visto con la macchina fotografica, non ho mai la macchina fotografica con me, non faccio mai fotografie. Non ti dico quanti anni ho.
La tua attrezzatura?
Per molto tempo ho usato solo il grande formato, poi ho pensato che lo strumento che si usa sia molto importante, quindi ho iniziato ad usarne diversi, ho cambiato obbiettivo raramente, direi che è un’attrezzatura molto semplice che porto in giro in uno zaino.
Cosa fai quando non fai foto?
Cerco sempre di muovermi molto e penso a nuovi progetti, leggo vado al cinema o al mare se fa caldo.
Quando ci riesco cammino o vado a fare lunghi giri in vespa.
Descrivimi la tua stanza.
C’è una libreria che consulto quotidianamente.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
In tutto più di quanto può pesare un bagaglio a mano, quindi devo sempre fingere di portare uno zaino estremamente leggero per evitare di dover mandare l’attrezzatura nella stiva.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Ti dico tre libri, Moby Dick di Herman Melville, Doppio Sogno di Arthur Schnitzler e Cuore di Tenebra di Joseph Conrad.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Sono tre, Lorenzo Maccotta, Alessandro Imbriaco e Niccolò Morgan Gandolfi.