I sogni e le idee, sono particelle senza peso ma ad altissima densità. Come comprimere chilometri e chilometri cubici d’aria in un punto trasparente grande quanto un granello di sabbia, con gli atomi fatti di vuoto che vorticosamente si scontrano, legano e separano in mezzo ad altro spazio vuoto – che a far la somma di tutto quel nulla, in mezzo ad infiniti qualcosa fatti pure loro di nulla e così via, ci riempiresti un universo – che poi è lo stesso spazio che c’è tra mente e corpo, tra chi Sei e quel che sei.
La testa va. Potenzialmente dove gli pare, anche se poi dipende tutto da te. Il corpo invece, poverino, è confinato lì. Devi portarlo in giro. Per farlo andar lontano ci siamo inventati navi, treni, auto, aerei. E per dargli modo di rappresentare – con tutti i suoi limiti – quel che c’è in testa, il corpo deve farsi personaggio, travestirsi, entrare nei propri panni e, preferibilmente, sentircisi a suo agio.
Credo che l’unica fashion designer che con le sue creazioni riesca a “coccolare” e travestire corpo e mente allo stesso tempo, muovendosi rapida come una saetta tra gli spazi lasciati vuoti dalla materia, sia Yukinori Maeda che con quel suo meraviglioso progetto d’arte, moda e filosofia che è Cosmic Wonder – di cui Cosmic Wonder Light Source è la costola fashion – sembra darti e dirti quel che vuoi, anticipando le tue prossime mosse, sia che tu decida di seguire le orme di vecchi alpini a spasso tra i monti, andare in esplorazione attraverso le gallerie della metropolitana di Stoccolma, organizzare un party in giardino per aspettar l’arrivo di una stella cadente, officiar riti magici a basa di droghe allucinogene in boschi dorati o proporti come santone alla prossima assemblea condominiale.