Cappelli che sembrano usciti da una delle storie animate di Miyazaki: sogni ed incubi ad occhi aperti che dopo esser venuti fuori dalle profondità della mente ritornano lì dove sono nati, in testa, in forma di accessori da indossare, creati da un giovane designer carpigiano che – visto il curriculum eclettico – sembra avere il potere di entrare nella dimensione onirica e a farla diventare realtà senza passare neppure per la solita trafila – arrendersi al sonno, spegnere i pensieri coscenti – che invece “tocca” a noi comuni mortali.
Illustratore, ballerino, designer, Francesco Ballestrazzi è entrato nel mondo della moda da outsider: nell’area commerciale del marchio Alexander McQueen prima, come creatore di vetrine per gli stores Moschino di mezzo mondo poi.
Dal 2010, tirando le somme e mettendo in gioco aspirazioni e know-how, Francesco ha il proprio marchio di cappelli, che crea come fossero sculture da indossare, modellandone le forme, utilizzando e ri-utilizzando oggetti e materiali vecchi e nuovi.