LUCIA PONTREMOLI
Titolo collezione.
Op.9 n°2.
Descrizione.
Dal disegno ad occhi chiusi ascoltando il Notturno Op.9 n°2 in Mib Maggiore di Chopin sono stati estrapolati i tagli che hanno caratterizzato la collezione.
Il corpo diventa un caleidoscopico pentagramma con note invisibili che avvolgono l’identità, annullandola.
Colori.
Bianco, blu di Prussia, bordeaux, verde bottiglia e verde oliva.
Materiali.
Tessuto per tendaggio esterno, crêpe-cady, saia di cotone utilizzata a rovescio.
Lavorazioni.
Moulage, attenzione per il gioco di righe, rifiniture a mano.
Colonna sonora.
Keith Moon: Dark beat.
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ARIANNA MAZZER
Titolo collezione.
Il trucco della realtà.
Descrizione.
L’idea nasce dalla volontà di realizzare accessori dallo stile ambiguo e ambivalente, creando spazi pieni e spazi vuoti, reali e allo stesso tempo fittizi.
Accessori multifunzionali, con ironia.
Le strutture di metallo laccato nero sono colonna portante per frange di colori accesi, che si muovono ondeggiando nell’aria, quasi a costruire un volume irreale nello spazio.
Colori.
Marrone, nero, giallo, fucsia, verde acido, arancio e turchese.
Materiali.
Pelle, gomma, alluminio, ferro.
Lavorazioni.
Modellazione per le strutture di ferro e taglio a mano per le frange.
Colonna sonora.
Juno Reactor: Conga fury.
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EVELYN FURLAN
Titolo collezione.
Dis-order.
Descrizione.
Mi sono ispirata ai lavori di Maurizio Anzeri, artista che ricama foto vintage creando disegni geometrici che danno un senso di astrazione.
Ho elaborato questo concetto, arrivando a definire un look casual e street che riflette la mia visione caotica della vita.
Colori.
Nero, beige, toni del rosso e toni del verde.
Materiali.
Tulle, crinolina, cotone.
Lavorazioni.
Applicazioni di strisce di cotone o lana su base di tulle e crinolina.
Colonna sonora.
Fischerspooner: Emerge.
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MARIANNA ZANELLA
Titolo collezione.
Convivium.
Descrizione.
L’abito è un congegno capace di riprodurre il sapore di un’epoca.
il completo maschile settecentesco – habit à la française – in uso fino alla rivoluzione francese è l’uniforme di uno stile di vita.
La collezione propone abiti i cui materiali performativi (impermeabili, durevoli, traslucidi) prendono a prestito forme ed immaginari dimenticati, ripensando vestibilità, funzionalità, adattabilità.
Un gioco creativo ispirato dal cinismo di un effimero stile urbano contemporaneo.
Colori.
Particolari a tinte acide rimandano a scenari da sci-fi, cromatismi anni ’80 si scontrano con grigi astratti.
Materiali.
Tessuti tecnici.
Lavorazioni.
Tagli d’ispirazione storica riproposti in versione hi-tech.
Colonna sonora.
Air: Do the joy.
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KATIA PARISE
Titolo collezione.
Mosche bianche.
Descrizione.
La collezione è nata da una ricerca su due temi importanti: la solitudine e i Masai.
Successivamente il progetto ha cominciato ad assumere una nuova impronta. I tagli che caratterizzano la collezione ricordano le nervature presenti nelle ali delle mosche.
Colori.
Nero, vermiglione, cipria / carne.
Materiali.
Vacchetta.
Lavorazioni.
Tagli a vivo rifiniti con cuciture a mano in filo cerato grosso; incisioni colorate con chine e acrilici.
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SARA BELLON
Titolo collezione.
Plenilunium.
Descrizione.
La collezione è nata intorno al mondo femminile, in particolar modo ad una delle esperienze più private, la gravidanza.
L’aspetto totalmente femminile si riconosce sia nei colori, sia nelle forme rotondeggianti degli accessori.
Proprio le forme rimandano alle curve morbide di un corpo in felice attesa e si susseguono tra volumi pieni e vuoti.
Colori.
Rosso corallo, tortora, bianco latte.
Materiali.
Nappe, agnello e rame.
Lavorazioni.
Lavorazione classica della pelle.
Colonna sonora.
Fabio Concato: Fiore di maggio.