7am | Nicolò Fattori

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Nicolò Fattori (qui il suo blog).

Ciao Nicolò, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao Simone, ho 29 anni e vivo a Cesenatico, cittadina ahimé nota per un turismo balneo/famigliare e discoteche sulla spiaggia stile Ibiza dei poveri. Cesenatico non è male d’inverno quando non c’è nessuno, rifugio dell’anima e quiete dello spirito. Ho iniziato a far foto con la macchina di mio padre, una Canon AE-1 alle medie, e il primo rullino se non ricordo male è stato alle Grotte di Frasassi, grosso modo sono circa 15 anni che faccio e sviluppo foto anche se non sono stati continui e produttivi, solo ultimamente ho un equilibrio e mi ritrovo nelle foto che faccio.

La tua attrezzatura?
La mia attrezzatura è varia e comprende macchine rigorosamente analogiche per il 135mm e il medio formato, senza andare nei dettagli tecnici che spesso colorano le pagine e allietano le giornate dei pignoli e dei più abbienti, ultimamente utilizzo il 135mm ed in particolare uso due macchine di piccole dimensioni, una Leica Cl con 35mm f/1.4 (il fiore all’occhiello della collezione) e la Yashica T4 Zoom (forse il migliore acquisto di sempre), due macchine agli antitesi di tecnica e di portafoglio. Le pellicole che utilizzo sono varie e non vi è una in particolare che preferisco, mi piace cambiare.

Cosa fai quando non fai foto?
Quando non fotografo faccio l’assistente di anestesia in sala operatoria, lavoro che mi permette di aver molto tempo libero, nel resto delle giornate leggo, guardo film e sto con gli amici.

Descrivimi la tua stanza.
In questo caso è giusto parlare in maniera tecnica: 2 scrivanie 70 x 200 cm, circa 100 vinili, circa 200 CD, 1 scanner, 1 computer, 2 mazze da golf, circa 40 quadri, 1 letto da una piazza e mezzo con cuscino in piuma d’oca, un grande armadio, 1 amplificatore da camera, 1 basso elettrico, 1 grande finestra lato Nord, manca un mini frigo per la conservazione delle pellicole perché al momento sono nel ripiano ortaggi e frutta fresca in cucina.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
La mia macchina pesa, altre volte è a dieta, pesa il giusto non è un fardello da portarsi a presso, sinceramente aspetto che lo dicano gli altri, mi accorgo che chi guarda utilizza bilance differenti, la bilancia che utilizzo io non è tarata correttamente.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se fosse un film penso proprio “i 400 colpi” di François Truffaut e molti altri della Nouvelle Vague; mentre un libro “Lo scherzo” di Milan Kundera, “La peste” di Albert Camus ed uno a tua scelta di John Fante, scusa ma so di non essere ermetico.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Tra gli italiani consiglio un mio caro amico, Marco Trinchillo.

Un messaggio

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