FastOrDie – Alex Fakso for 55DSL | intervista doppia ad Alex Fakso ed Andrea Rosso

Alla presentazione del progetto fotografico di Alex Fakso al Diesel Planet di S. Babila il 4 maggio scorso, non ho trovato solo il suddetto libro e le tees dedicate, ma anche Alex in persona (e camicia a scacchi) e Andrea Rosso, in questa sede amico d’infanzia e compagno di avventure di Alex prima che direttore creativo di 55DSL.

Alex Fakso, come meglio di me sapranno gli appassionati di street art e di fotografia underground, del panorama artistico sub metropolitano è protagonista e menestrello.
Nel libro fotografico ‘Fast Or Die’ raccoglie 5 anni di vagabondaggi sotterranei e li mostra con la sua forza espressiva un po’ romantica di viaggiatore incorruttibilmente legato alle sue radici e alla sua visione del mondo.
Prima di lasciarvi al botta e risposta incrociato dell’intervista, vi ricordo che le magliette con le grafiche di sei suoi scatti selezionati le trovate in vendita adesso in tutti gli stores 55DSL, sull’eshop del brand, sul sito di Damiani Editore e di Alex. Acquistandole, supporterete il suo progetto.

Ciao Andrea, ciao Alex… da piccoli cosa dicevate che avreste fatto da grandi?
Andrea: il pescatore, nello stile del tenace, ardimentoso, sensibile personaggio Sanpei.
Alex: il militare, in particolare il legionario, rude e scappato di casa in cerca di avventure.

Il viaggio che avete sempre rimandato?
Andrea: l’Alaska, perché ancora non è arrivato il momento.
Alex: il Messico, perché non lo potrei fare come vorrei io.

Alex, se passi da Tijuana, vacci piano…
Andiamo avanti. Vi conoscete fin da ragazzini: Alex, com’era Andrea quand’era più piccolo?
Alex: si faceva la pipì addosso, no scherzo non ci conoscevamo così piccoli! Mah… posso dirti che era timido!

E Alex?
Andrea: beh, che non era timido.

Quindi Alex rompeva il ghiaccio con le ragazze e Andrea concludeva…
Andrea e Alex:

Qual è stato il vostro primo lavoro?
Andrea: magazziniere, assieme a mio fratello.
Alex: carico e scarico al mercato ortofrutticolo.

E la cosa più strana che ti è capitata da quando sei a capo di 55DSL, Andrea?
Andrea: che mi hanno chiamato per andare a lavorare in Puma e ho detto di no.

Cosa è strano, che ti hanno chiamato o che hai detto di no?!
E tu Alex? La cosa più strana che ti è capitata da quando sei in giro a scattare foto?
Alex: questo stesso libro per me è strano, è un’avventura. Ad esempio questa foto, scattata nel 2004 in un tunnel della metropolitana a Barcellona… quando siam scesi per scattare foto c’eran già 5 persone sotto che si son messe in allarme al nostro arrivo. Dopo averli rassicurati che non eravamo della polizia e che volevamo soltanto fare foto, sono andati a chiamare altri loro amici e si sono messi in posa per noi.

Cosa deve fare un giovane artista per collaborare con un grosso brand?
Andrea: deve avere qualcosa da dire e saperlo raccontare, grosse capacità comunicative, un interessante background di vita e di esperienze, lo studio specifico per me conta relativamente. E poi sicuramente essere appassionato di arte e modalità espressive in generale.
Alex: deve essere originale ed essere in grado di esprimersi in maniera appassionante, avere uno spiccato senso estetico e gusto.

Cosa vi motiva e cosa vi demotiva quando iniziate un nuovo progetto?
Andrea: mi motiva il mettere in conto l’imprevisto, trovare la soluzione di un problema quando non è dietro l’angolo e te la guadagni strada facendo e l’assapori; mi motiva insomma raggiungere quello che ti aspettavi di trovare, ma che è diverso da come te lo aspettavi. Mi demotivano invece le persone dall’atteggiamento poco collaborativo e pronte a far polemica per destabilizzare e basta.
Alex: la novità stessa mi motiva, e poi l’imprevisto positivo, la sorpresa, il risultato più bello di come te lo saresti aspettato. Mi demotivano invece nei collaboratori l’incapacità di trasmettere entusiasmo, l’ipocrisia, la negatività insita in certe persone.

Un giovane marchio italiano…
Andrea: Super.
Alex: Iuter e Lobster.

Cavallo di battaglia in cucina…
Andrea: risotto con le fragole.
Alex: spaghetti alle noci e gorgonzola.

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