7 tatuaggi e 7 domande, alle 7 di mattina, ad artisti della pelle che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Pietro Rizzo.
Ciao Pietro, di dove sei e da quanto fai tatuaggi?
Ciao, sono di Misterbianco (Catania).
Ho cominciato a tatuare all’incirca nel ’96.
Perché hai inziato?
All’età di 15/16 anni ho cominciato a frequentare vari gruppi di bikers: adoravo le moto, sopratutto chopper ed harley, ero il più piccolo del gruppo e avevo un chopperino 250 che fra l’altro non potevo guidare perché minorenne. In quelli ambienti vedevo tanta gente tatuata con teschi indiani pugnali rose ecc…
Di tatuatori ce n’erano pochi e la figura del tatuatore era molto diversa di quella che è oggi, mi affascinava moltissimo e appena compiuti 16 anni mi sono fatto tatuare un indiano sul braccio.
Pochi anni dopo non ho resistito più e a fatica ho comprato l’attrezzatura per tatuare e a rovinare un bel po’ di amici…
Cosa fai quando non fai tatuaggi?
Per la maggiorparte del tempo disegno.
Poi dedico il resto del tempo a mia moglie e da 10 mesi a mio figlio Giuseppe… (che ne meriterebbero di più).
La storia più strana dietro ad uno dei tatuaggi che hai fatto?
Quella che mi viene ora in mente è di aver tatuato a un tipo il nome della propria moglie con fiori e spine, e in mezzo nascosta e quasi illeggibbile l’iniziale dell’amante…
Più che strano direi da stupido.
Un tatuaggio pesa quanto…
Credo che sia molto soggettivo: se sei un tatuatore o un appassionato pesa non averne abbastanza…
Chi vorresti tatuare? E cosa gli faresti?
Tatuerei Berlusconi e tutti i nostri politici e gli tatuerei la busta paga di un operaio che ha moglie e figli da mantenere con la cifra dello stipendio in rosso.
Un tatuatore/tatuatrice che mi consiglieresti?
Sono parecchi. Oggi la scelta è vasta.
Tra tutti stimo tantissimo Davide Andreoli come uomo e tatuatore.
Pietro Rizzo
@ Pixel Tattoo
via dei Vespri 209
Misterbianco (Ct)
(mappa)
