7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Denise Bonetti.
Ciao Denise, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ho diciassette anni e abito a Budrio, un paese vicino a Bologna con un sacco di strade in porfido e due gelaterie fantastiche (fondamentali per la mia sopravvivenza).
Scatto foto dalla primavera del 2009, quando ho trovato la vecchia Canon AE-1 di mio padre in soffitta e non l’ho messa più via.
La tua attrezzatura?
La mia prediletta Canon AE-1 che è sempre fresca anche d’estate. Poi un regalo del mio ragazzo: un’Holga 135BC che mi ispira un certo amore-odio, come la salsa barbecue e le patatine all’aceto balsamico. Per il digitale una Canon 1000d, che snobbo un bel po’ ma non me ne pento. Poi una serie di storie occasionali con diverse compatte trovate qua e là, in particolare una Yashica Minitec che ho ricevuto per Natale sempre dalla dolce metà.
Cosa fai quando non fai foto?
Leggo (troppo), disegno (male), cerco di far ridere (ma non ci riesco molto spesso), guardo il mio gatto (ciccione), mi perdo in pensieri (inutili)… questo in generale. Poi dipende dai periodi: ultimamente cerco di imparare un po’ di tedesco, guardo un sacco di documentari tipo hippie-ecologisti e cerco di salvare il mondo solo pensandoci.
Descrivimi la tua stanza.
Abbastanza grande per sdraiarti sul pavimento e fare l’angelo ma abbastanza piccola da sembrare un bunker. Molto incasinata e polverosa (non vado d’accordo né con l’ordine né con le pulizie), piena di quadretti, foto, volantini, cartoline e bigliettini alle pareti, di libri, e di cose stupide che non ho il coraggio di buttare.
La tua macchina fotografica pesa quanto…
A volte troppo, ecco perché mi tengo sempre a disposizione qualche leggera compatta.
Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Se fosse un film, mi piacerebbe fosse Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, se fosse un libro.. “Tu più di chiunque altro” di Miranda July o qualsiasi cosa di Amelie Nothomb.
Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
A parte Andrea Badiali, il mio fotografo del cuore che hai già intervistato, il mio preferito al momento è sicuramente Luke Byrne.