7am tattoo | Luca Font

7 tatuaggi e 7 domande, alle 7 di mattina, ad artisti della pelle che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire. Oggi è la volta di Luca Font.

Ciao Luca, di dove sei e da quanto fai tatuaggi?
Sono di Bergamo e ho cominciato a tatuare circa tre anni fa, dopo un annetto trascorso a – mettiamola così – annusare il terreno. Non ero molto dell’idea di buttarmi sulla pelle altrui senza prima ricevere un training formale in uno studio serio, pratica che mi sembra invece essere molto in voga, ma credo che sia valsa la pena di aspettare.

Perché hai inziato?
Sono cresciuto ascoltato musica hardcore e metal, in qualche modo i tatuaggi sono sempre stati parte integrante di ciò che mi circondava. Da qualche anno bazzicavo in diversi studi come cliente ed ero rimasto affascinato dall’atmosfera insolita, dall’ambiente ruvido che nonostante l’enorme output creativo aveva poco a che spartire con l’arrogante mondo patinato dell’arte. Se ci aggiungi che mi piace viaggiare e sentir raccontare storie, ma soprattutto che ho sempre amato disegnare, direi che la frittata è fatta.

Cosa fai quando non fai tatuaggi?
Realisticamente parlando, quando non faccio tatuaggi con tutta probabilità sto disegnando tatuaggi, oppure sto disegnando e basta. Nel tempo perso faccio graffiti, spreco rullini e colleziono cose improbabili. Leggo anche, casomai avanzi del tempo, il che è tutto da stabilire.

La storia più strana dietro ad uno dei tatuaggi che hai fatto?
La storia più strana è che spesso e volentieri le persone srotolano spiegazioni profonde, complesse ed estremamente personali che si concludono con la richiesta di soggetti molto comuni. Penso che tatuarsi qualcosa che ti appartiene sia importantissimo, anzi fondamentale… ma credo anche che quando si tratta  di ‘vestire’ qualcosa che, come un tatuaggio, è fondamentalmente una decorazione, bisognerebbe provare ad usare meno cervello e più pancia.

Un tatuaggio pesa quanto…
Creare è un processo impegnativo e spesso faticoso, che esige un pedaggio piuttosto alto: studio, applicazione, determinazione… senza contare che il cervello – ammesso di averlo – non sempre si spegne a comando, il che a volte  ti impedisce di staccare. Per quanto mi riguarda, l’equazione ‘arte = genio e sregolatezza’ è una cazzata gigantesca.  Se non ti fai il culo non vai da nessuna parte, ma questo in tivvù non lo dicono.

Chi vorresti tatuare? E cosa gli faresti?
Un mappamondo a un alieno.

Un tatuatore/tatuatrice che mi consiglieresti?
Ti ricorderei che per farsi fare un bel lavoro non è sempre necessario prendere un aereo per andare chissà dove. In Italia c’è una montagna di gente incredibile che nel resto del mondo ci invidiano…

Luca Font
@ Skin Fantasies
via Puccini 4
Verdello (BG)
(mappa)

e prossimamente anche a Bergamo in via Carducci 4b!

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