Pitti | xavierxbrisoux

Xavier Brisoux usa il knitwear come il compositore John Cage usava il pentagramma: per esprimere concetti.
Uscito dalla Central Saint Martins con una collezione che, a partire da due maglioni che si “amano”, concatenandosi tra loro, si intitola “get siamese”, a 28 anni Xavier Brisoux diventa xavierxbrisoux e pur continuando a tessere storie dall’alto contenuto concettuale, riesce a non rendere i suoi capi un puro esercizio di stile ma, al contrario, non sacrifica mai la portabilità.

Basta guardare la collezione FW2011/11: semplicissima ad un primo sguardo, rivela poi pian piano i suoi segreti.
Il tema centrale è l’anagramma, il riuscire a dare diversi significati allo stesso insieme di lettere. Una stessa forma – in questo caso il triangolo – interpretato in maniera differente in tutti i capi: come pattern, come linea, come negativo (tagliandolo via), come somma e differenza di elementi, come dettaglio nascosto.

E per la prima volta Xavier presenta la sua collezione femminile che amplifica dinamicamente il concetto proponendo pezzi indossabili in molti modi diversi. Un po’ come ascoltare sempre le stesse note, che però cambiano a seconda di come e dove sei.

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