Confesso il mio feticcio per lavagne e lavagnette: magnetiche, di sughero, a gessetti o pennarelli.
Mi piace l’oggetto in sé. Le sua potenzialità: scrivere, appiccicare, appuntare, fare mini-caos di ispirazioni, usarle per appendere le chiavi di casa, per scriverci la lista della spesa, per segnare i punti a carte, per mettere bene in evidenza le bollette sperando che qualcuno se ne accorga e le paghi.
Tutte cose che, quando entra in casa una nuova lavagna, faccio per qualche settimana, mese al massimo. Poi l’ultimo appunto, disegno, bolletta, diventano piccoli reperti da consegnare al future me, quando arriverà il nuovo momento di lavagn-fascinazione.
Però. Però una lavagna pelosa come questa so già che non l’abbandonerei mai.
Mai, dico.