Casa di bambola (con calzini)

Chi di noi non ha mai dovuto fare i conti con un paio (ma anche molti di più) di calzini usati, ormai logori e inutilizzabili? Ma a quanti di noi è mai venuto in mente di poter riciclare i suddetti calzini, dar loro una nuova vita e, addirittura, trasformarli in oggetti d’arte? Intanto che siete lì, a spremervi il cervello in cerca di qualche nome, vi parlo di Neta Amir.

Neta è un’artista israeliana di 37 anni che, dopo il diploma in fashion design e una carriera di alcuni anni nell’industria della moda, ha deciso di mollare tutto per seguire la propria ispirazione, dedicandosi completamente alla creazione di sculture, installazioni, bambole e oggetti di uso comune.

Dopo le prime dolls, ecco il lampo di genio: costruire delle vere e proprie scenografie – tessili, tanto per cambiare – intorno alle proprie bambole. A questo punto potreste obiettare che le case per le bambole esistono da secoli, ma vi sfido a trovare altrove poltrone, pouf, cuscini, tazzine e vasi di fiori realizzati interamente (o quasi) con calzini riciclati.

Per farvi un’idea guardate qui. Se siete curiosi, v’invito a leggere il suo blog, attraverso il quale potrete seguire passo passo i suoi nuovi progetti e assistere al making of dei suoi nuovi accessori. Se, infine, lo stile di Neta vi piace, ma la storia dei calzini usati v’inquieta non poco (e come darvi torto!), vi consiglio di visitare il suo Etsy shop, zeppo di accessori fashion (bellissime le pantofoline modello Mary Jane) e oggettini per la casa realizzati con tessuti nuovi di zecca.

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.