Con un nome così, che rimanda alla capitale polacca (e conseguente immaginario fatto di pianure innevate, soldati ai confini, guerra fredda… dopotutto di là c’era il Patto di Varsavia) e al celeberrimo disco dei Joy Division, ti aspetti per forza un brand spartano, con un logo bello potente.
E così è, nonostante Warsaw non sia un marchio prodotto in uno sperduto paesino dell’est, bensì a Chicago, dove Elsa Shadley confeziona tutta da sola borse, sacche e tote-bags in tela, cotone e cuoio ed ottone.
L’aspetto è decisamente grunge (nel senso di sporco, usurato: qui Nirvana e simili non c’entrano niente) e l’accostamento con il font del logo e l’aquila vagamente guerrafondaia è azzeccatissimo.
Almeno per ora, toglietevi dalla testa di poterle acquistare nei negozi: l’unico modo per farle arrivare qui in Italia è comprarle online.