Qualche giorno fa durante uno scomodo (per le sedie) ma piacevolissimo aperitivo discutevo con un amico a proposito di Tokidoki, di come sia riconoscibilissimo il suo stile, di come faccia benissimo a macinar soldi con le sue grafiche, ma di come sia rimasto uguale a sé stesso nel tempo, senza sorprese, side-projects di rilievo o quant’altro.
Proprio oggi mi è ritornato in mente quel discorso, mentre giravo in lungo e in largo per il sito Obey Giant.
A Mr. Shepard Fairey sembra invece venire naturale lasciare prima il segno nella storia della grafica e della street art per poi immergersi nel commerciale e riemergerne ogni volta con lavori da restare assolutamente senza fiato, e con vere e proprie pietre miliari della comunicazione visiva contemporanea come l’ormai celeberrimo poster di Obama.
Ho sempre amato chi riesce a coniugare l’anima affaristica a quella indipendente e soprattutto chi è in grado di far bene entrambe le cose. Basta vedere gli ultimi accessori firmati Obey arrivati da Super*fly Deluxe!