Nonostante il nome, di gratis c’è solo la spedizione (in tutto il mondo). Il prezzo da pagare (75€) resta.
Ma c’è da dire che per il lancio di questo nuovo brand – Free, appunto – e relativi pantaloni, la comunicazione fatta attraverso il sito è davvero efficace: per un singolo prodotto viene spiegato tutto, ma proprio tutto, presentando ogni singolo dettaglio come fosse un optional irrinunciabile (compreso il rinforzo – areato – nella zona cavallo, questo davvero imprescindibile se vi piace fare frisbee saltando più del necessario: i miei vari pantaloni rotti possono confermarlo…).
Free ha come base Amsterdam ma la produzione è in Portogallo, free dal lavoro minorile e free dall’uso di agenti chimici.
via NewWork