Quando visiti per la prima volta una città europea di solito ci sono due modi di fare il turista: puoi andare in giro con macchina fotografica al collo, telecamera in una mano, mappa nell’altra, guida turistica in tasca e il naso perennemente all’insù a guardare palazzi e monumenti, rigorosamente attraverso lo schermo LCD; oppure puoi prendere una sobria Lonely Planet, organizzarti il tuo percorso e passeggiare per la città, magari con la macchina fotografica nella borsa, da tirar fuori quando serve, senza per forza dover fotografare ogni singolo scorcio e soprattutto senza provare a tutti costi a far rassomigliare le foto scattate a quelle delle guide turistiche, tanto per dimostrare a parenti ed amici che ci sono stato!
La seconda volta che torni, invece, puoi benissimo fare a meno della guida. Basterà una piccola mappa, tanto per non perdersi, o ancora meglio un City Notebook della Moleskine dove segnare indirizzi interessanti e appunti.
Se poi la città ti piace proprio e decidi di tornarci ancora e ancora, beh quello è il momento di imparare a conoscere i cosiddetti tesori nascosti, ovvero quello che la città ha da offrire ma che di solito è al di fuori delle solite rotte turistiche, posti difficili da trovare a meno che non conosciate qualcuno del posto o che non ci sbattiate contro camminando random per le vie (che comunque resta sempre il mondo migliore per scoprire un posto).
Le guide Le Cool Books servono proprio a questo. Sono una raccolta di dritte segnalate da chi nella città ci vive: ristoranti, locali, negozi, strade e curiosità, il tutto raccolto in piccoli libretti curatissimi anche a livello grafico tanto che assomigliano più a dei magazine d’arte che ad una guida turistica.
Grazie a Le Cool Books – disponibili, al momento, per Amsterdam, Barcellona, Londra, Lisbona e Madrid – si può trasformare un viaggio dal semplice vado-vedo-torno ad un più soddisfacente vado-vivo-torno?
via Josh Spear