C’era il robot un po’ scimmiesco che si riposava appoggiato al muro, mentre un polipo alieno dall’aria inquietante controllava la situazione. Coniglietti allucinati spalleggiavano degli strani animalini che abbracciavano dei cuori con l’aria un po’ incazzata.
Intanto in un giardino psichedelico sottovetro si davano appuntamento un manipolo di Pu_pazzi (che fossero pazzi lo si vedeva dallo sguardo). Attenti poi alle Elettrodolls, che se le tocchi nel punto giusto ti danno la scossa (e che potrebbero diventare il peluche adatto per impartire lezioni pavloviane a bambini iperattivi).
Per fortuna di fronte a loro degli zuccherosi cubetti colorati – con lo sguardo più dolce che abbia mai visto – rasserenavano gli animi, spalleggiati da pelosissimi esseri multi-occhiuti.
Un gigantesco animalino rosa con tanto di ali angeliche ed occhio ballerino se ne stava appoggiato alla bacheca con l’aria di chi ne sa a pacchi mentre i suoi fratelli minori si davano appuntamento dietro di lui.
Lì accanto, un’orda di Mostrilli cercava invano di calarsi giù dalla cornice di un quadro, forse per rubare uno dei ciucciotti/leccalecca, comunque ben sorvegliati da colorati mostriciattoli con un sorriso a 32 denti. Dall’alto un occhio volante controllava la stanza traboccante di adulti e bambini che facevano ohhh indicando dappertutto.
Quello che sembra il reportage di un viaggio nel mondo degli allucinogeni è in realtà il racconto della mostra >36 che io ed Ethel (sue le foto) abbiamo visto ieri sera da Matilda, a Bologna.
Una mostra che ha dimostrato quanto il toy design in Italia sia vivo e vegeto e soprattutto pieno di idee e che ci ha fatto capire che lavorare con materiali soffici e personaggi buffi alla fine rende simpatici i loro creatori (o viceversa: forse se non si è dolci-ironici-e-disponibili non si riesce proprio ad infondere un’anima a degli esserini inanimati). Fatto sta che, per quel che ho potuto vedere, i toy designers sono la categoria di creativi che finora ho più apprezzato a livello umano.
I 10 artisti, che poi erano 9 perché per colpa di un corriere espresso (che fanno bene il loro lavoro tante volte quante io riesco a preparare una buona pasta al ragù senza bruciare le cipolle) un pacco di toys non è mai arrivato a destinazione…
I 9 artisti, dicevo, hanno contribuito a realizzare una mostra che merita decisamente una visita. Provare per credere!
Dopo il salto tutte le foto e i links.