Entrati nello scenario della moda alla fine del XVI secolo, i tacchi dividono da sempre l’opinione delle donne: strumenti di tortura per alcune, arma di seduzione per altre.
Ogni epoca incorona una determinata tipologia di calzatura e relativo tacco: negli anni ‘60 c’è stato il boom delle zeppe, negli anni ‘80 del tacco a spillo, negli anni‘90 del tronchetto. Il 2008 verrà ricordato negli annali per i tacchi scultura: fuori dalla norma e che, allo stesso tempo, scatenano l’impulso all’acquisto di una fashion victim e lo sguardo incredulo della gente comune.
Le scarpe di questa P/E infatti sono più che altro pezzi unici, tanto da sembrare disegnate per esser esposte in un museo d’arte contemporanea più che per essere indossate tra lavoro e tempo libero. In più, alle sfilate, le abbiamo viste spesso abbinate a look non proprio austeri, dalle atmosfere floreali tipiche dell’impressionismo o dai colori vivaci dell’arte psichedelica degli anni’70.
Con questi presupposti su molteplici passerelle è venuta meno una delle poche regole della moda che per anni ha resistito al susseguirsi delle varie stagioni: accessori particolari con vestiti semplici o accessori neutri con abbigliamento estroso.
Non a caso questo io lo considero l’anno zero: la moda si reinventa completamente, non ci sono leggi che tengono.
Il vento di novità, che piaccia o meno, passa anche dalle scarpe e in particolare dai tacchi.
I modelli sono molti accattivanti e il ventaglio di scelta accontenta tutti i gusti, persino chi vuole restare coi piedi ben saldi a terra e scegliere un modello più classico, come il sandalo Miu Miu (1) oro e argento, con cristalli cattura luce nella parte superiore del tacco, o le décolleté Marc Jacobs (2) assolutamente classiche e semplici ma con tacco all’inverso.
Perfetto per coloro che amano dondolarsi i modelli Le Silla (3) e Giuseppe Zanotti (4) con zeppe che ricordano proprio un dondolo. Per tutte le donne che adorano le forme sferiche, ci sono i sandali Sergio Rossi (5) con zeppa a bolle di sapone e le décolleté Le Silla (6) con stiletto che richiama le guglie dell’architettura russa.
Se poi siete estremamente estrose e amate vestirvi coloratissime, Miu Miu (7) ha ideato il tacco a manico di tazzina, Sergio Rossi (8) la zeppa a ventaglio e Prada (9) il tronchetto a fiore, tutti coloratissimi.
Infine, per chi è dotata di equilibrio (fisico non mentale, of course), Antonio Berardi (10) ha inventato la scarpa plateau senza tacco.
Il consiglio è: scegliete con prudenza, la maggior parte di questi modelli non sopravviverà alle stagioni prossime, come può succedere a una ballerina o una décolleté con stiletto. Difficilmente potrete permettervi il lusso di pentirvi, quindi acquistate solo dopo oculata selezione.