Zopa e Boober: il credito p2p

Zopa e Boober: il credito p2p

Siete molti, tra voi che leggete questo blog, ad avere da poco iniziato una piccola attività creativa. Siete pieni di idee, magari avete un progetto che ha tutte le carte in regola per riuscire ad imporsi sul mercato: quello che manca, lo sapete meglio di me, è un finanziamento.
Consci del fatto che banche e finanziarie di solito sono il problema più che la soluzione ad esso, non resta che mettersi le mani nei capelli e stare ad aspettare. Oppure no?

Nato nel Regno Unito quasi tre anni fa e appena sbarcato in Italia, Zopa mette direttamente in contatto la domanda e l’offerta permettendo a chiunque di chiedere un prestito, a tassi davvero concorrenziali rispetto a quelli a cui siamo solitamente abituati.
Per chi decide, invece, di investire i propri risparmi, Zopa offre interessi davvero alti ed un rischio che, almeno stando ai dati inglesi, è davvero basso anche grazie al frazionamento del proprio investimento su 50 diversi richiedenti.

Molto simile, nella sua concezione di base, è Boober. La differenza fondamentale è che qui tutto funziona tramite un’asta che mette in contatto richiedenti e prestatori. In questo modo chi presta può controllare in maniera più specifica il proprio investimento ma, rispetto a Zopa, necessita di una minima conoscenza del mondo dei finanziamenti per potersela cavare meglio.

Se, dunque, avete un’attività da lanciare o un progetto che ha bisogno di un minimo di investimento per essere avviato, vi consiglio di dare un’occhiata ad entrambe le offerte. Chissà che non troviate il modo per poter finalmente passare dalle parole ai fatti!

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