La tv è morta, lunga vita alla tv. Credo di essere forse il millesimo blogger ad usare questo incipit per un articolo sulla tv online, ma tant’è… serve comunque a rendere l’idea.
Da tempo questa o quella compagnia va sbandierando il proprio prodotto spacciandolo vendendolo come tv interattiva (Alice, Fastweb, digitale terrestre, solo per citarne alcuni) facendo leva sulla mancanza di vere e proprie innovazioni nel settore e su una ben allevata incoscenza del telespettatore medio.
Poi sono arrivate le tv online, veri e propri network via web con contenuti più o meno originali, e con la possibilità per il (tele/web) spettatore di decidere cosa guardare (Specialten.tv e VBS i miei preferiti, ma ce ne sono molti altri). Per il momento, com’è ovvio, sono prodotti soltanto di nicchia che non si sognano neanche di soppiantare la vecchia tv che domina salotti, cucine e camere da letto, a causa soprattutto di due fattori al momento difficilmente superabili.
Il primo è la lingua. Quasi tutti i programmi originali prodotti dalle tv online sono, per forza di cose, in inglese. In Italia non c’è ancora chi rischia di investire sulla tv via internet e la cosa non è nemmeno così strana visto che la maggior parte delle persone ha ancora paura a comprare un libro o un cd in rete (io lo faccio costantemente e per ora nessuno mi ha ancora truffato), figuriamoci guardarci la tv…
Il secondo è la banda larga, per forza di cose necessaria per vedere contenuti video di una certa qualità. Ma nel 2007 purtroppo una larga fascia di popolazione italiana è ancora tagliata fuori dall’alta velocità via web a causa dei pochi investimenti e dell’ottusità delle compagnie telefoniche (per l’alta velocità su rotaia, invece, di investimenti se ne fanno eccome…).
Chi / come / cosa potrà cambiare questa situazione? Probabilmente nessuno, almeno in tempi brevi. Un piccolo spiraglio di luce, però, si staglia all’orizzonte. Questo piccolo spiraglio si chiama Joost ed è un prodotto che, pur non essendo ancora ufficialmente nato, già da tempo fa versare fiumi di inchiostro (elettronico) a blog e giornali online.
Innanzitutto perché i creatori di Joost sono gli stessi di Skype e, che si usi o meno il più famoso software per telefonare in rete, comunque bisogna ammettere che la sua comparsa è stata una piccola rivoluzione.
Poi perché Joost promette di essere la prima, vera tv interattiva, con decine e decine di canali tra cui scegliere, programmi realmente on-demand, chat in tempo reale con gli altri spettatori e molto altro in arrivo.
Ovviamente anche per Joost vale ciò che ho detto prima: inglese e banda larga. Ma se un programma esce dalla semplice definizione di software per diventare vero e proprio stile di vita, come Joost promette di fare, e come i primi indizi dimostrano, allora anche i limiti tecnici prima o poi si supereranno.
Non ci resta che sperare. Per ora sappiamo solo che manca poco al varo definitivo di Joost. Fino ad allora, buon zapping!