Grande perfezionista, fine teorico oltre che maestro dell’arte tipografica, Giambattista Bodoni è considerato — insieme al francese Didot, suo grande rivale, e all’inglese Baskerville, tutti quanti vissuti tra i primi del ‘700 e quelli dell’800 — come l’innovatore a cui si deve il passaggio ai caratteri tipografici moderni, cioè il distacco dal modello della scrittura a mano e l’avvicinamento a una struttura più geometrica, quasi “modulare”.
«Chi faccia l’analisi dell’Alfabeto di una qualunque lingua, non solo scorgeravvi de’ tratti non dissimili in molte diverse lettere, ma troverà potersi tutte comporre con picciol numero di parti identiche variamente combinate e disposte», scrisse infatti Bodoni nel suo capolavoro, uscito postumo nel 1818, il Manuale tipographico del cavaliere Giambattista Bodoni, pietra miliare delle arti tipografiche, nel quale raccolse migliaia tra caratteri e decorazioni, convinto (a ragione) dell’importanza delle più minuscole tra le variazioni, perfino di quelle quasi impossibili da percepire, cosa che lo portò a produrre, nel periodo passato a capo della stamperia regia di Parma, qualcosa come 30000 punzoni e matrici.
Nato nel 1740 sotto il segno dei Pesci a Saluzzo, in Piemonte, figlio d’arte (suo padre era un impressore), Giambattista Bodoni ebbe una vita lunga e piena, raccontata in un infiorettato italiano ottocentesco da Giuseppe De Lama, amico personale del tipografo, nella biografia Vita del cavaliere G. B. tipografo italiano, pubblicata nel 1816, tre anni dopo la morte.
Quella stessa biografia (che si può sfogliare online), in cui Bodoni è descritto come erudito, raffinatissimo, di bell’aspetto, avido di gloria, è servita d’ispirazione per Bodoni, libro illustrato da Giorgio Camuffo, che narra con linguaggio d’epoca e ironici disegni la storia del cavalier Giambattista, utilizzando ovviamente il carattere tipografico che porta il suo nome.
Uscito lo scorso novembre, il libro verrà presentato giovedì 23 febbraio (alle 17,00) presso Corraini in Piccolo, la libreria recentemente inaugurato all’interno dello storico Piccolo Teatro di Milano.
Alla presentazione, oltre a Camuffo, sarà presente anche James Clough, calligrafo e designer e autore dello splendido L’Italia Insegna.
