Fondato il 18 settembre 1851, il New York Times inizialmente si chiamava New-York Daily Times ed uscì al costo di 1 centesimo con una prima pagina in cui si parlava anche dell’Italia (citando il Re di Napoli, Ugo La Marmora e Ugo Bassi: altri tempi).
Il nome attuale arrivò nel 1857, anche se la lineetta tra New e York “cadde” solo nel 1896.
Considerato il più importante e autorevole quotidiano al mondo (lo scrittore tedesco Uwe Johnson lo utilizzò per scandire il tempo nella sua bellissima — e altrettanto sottovalutata — tetralogia intitolata I giorni e gli anni), ad oggi il giornale ha pubblicato ben 57.516 numeri, anche se per più di un secolo il numero stampato in prima pagina era quello sbagliato (l’errore è stato poi corretto nel 2000).
Quasi tutte le oltre 50.000 pagine — a partire dal 1852 fino a ieri — sono state raccolte in un video dall’artista americano Josh Begley e “sparate” ad altissima velocità — idealmente quella della vecchia rotativa — per mostrarne l’evoluzione, dai primi decenni di solo testo o quasi — la prima illustrazione apparve nel 1861 — al dominio della fotografia, inizialmente in bianco e nero (dal 1910) e poi a colori (dal 1997).