Save the date | Fruit Exhibition, a Bologna arriva la quinta edizione

A chi ha già partecipato a una delle scorse edizioni ho poco da dire. Come l’anno scorso, ma di più.
Oppure: come due anni fa, ma x10.
E, per i veri aficionados, come la prima edizione ma x100, in un posto pazzesco e senza le cassette della frutta a fare da banchetti (dopotutto si chiama Fruit).

Con chi invece non ha ancora avuto la possibilità o la volontà di passare a quello che è ormai diventato il principale festival italiano dedicato all’editoria indipendente, Fruit Exhibition appunto, ammetto di essere in difficoltà: non perché non ci siano frecce all’arco di chi vorrebbe appoggiare la causa dell’evento bolognese; tutt’altro, di frecce ce ne sarebbero così tante che alla fine si rischia di oscurare il cielo e far calare il buio della ragione sul povero malcapitato che dovesse trovarsi a domandare «ma vale poi la pena di esserci?».

6000 visitatori per l’edizione 2015. 7000 quella dell’anno scorso. Oltre 100 gli espositori presenti in questa edizione (praticamente alcuni tra i migliori progetti di cui abbiamo parlato qua su Frizzifrizzi in questi anni, e molto altro, così “molto altro” che ogni volta torno a casa col registratore pieno di interviste e regolarmente non riesco a sbobinarle tutte).
E poi mostre, talk, workshop, la mia piccola rassegna video (in cui ci sarà anche l’anteprima mondiale di Graphic Means, documentario su come si faceva grafica prima dell’avvento dei computer), il party selvaggio, una cornucopia di pubblicazioni presentate per la prima volta durante il festival, le migliaia di polpastrelli che sfogliano e sfogliano e sfogliano — e non ci fossero le chiacchiere che arrivano fin sull’altissimo soffitto li potresti sentire i polpastrelli al lavoro.

(E se davvero un’immagine vale più di mille parole, queste sono le foto del 2016)

Tra l’altro, grande novità di questa quinta edizione, sarà Fruitography, una sezione interamente dedicata alla fotografia, disciplina che negli anni ha avuto sempre più spazio all’interno di Fruit e che stavolta ha finalmente l’attenzione che merita.
E oltre alla carta, montagne di carta, che è sempre stata la vera protagonista dell’evento, stavolta ci saranno pure i pixel, quelli dell’area dedicata al game design, ai videogame indipendenti e alla realtà virtuale.

Le soluzione praticabili — in questo caso per tutti, vecchi frequentatori e nuovi curiosi — sono due: entrare e seguire l’istinto è la prima; la seconda è scaricare il programma e cominciare subito a cerchiare, sottolineare, evidenziare, mettere cuoricini.

Un messaggio

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