(foto: Gorgo)

Ericailcane racconta una storia di partigiani per la nuova fanzine di Gorgo

Nel luglio del 2015 Ericailcane dipinse su di una torretta elettrica nei pressi del carcere di Belluno, nel quartiere Baldenich, una enorme lince con in mano un fucile, un fazzoletto rosso al collo e una casacca con sopra il simbolo della Brigata Nino Nannetti, formazione partigiana che partecipò alla Resistenza.
Sul fucile, un tappo di sughero, come nei fucili giocattolo. Sulla manica della casacca, un drappo con la scritta Dall’odio al tiranno nasce l’amore per la libertà. Baldenich 16 06 1944 – 28 04 1945.

L’opera si riferisce a uno dei più begli episodi della Resistenza, passato alla storia col nome di Beffa di Baldenich. Il 16 giugno del 1944, un gruppo di dodici partigiani comandati dal gaetino Mariano Mandolesi, detto “Carlo”, entrano nel carcere controllato da tedeschi e Carabinieri per liberare 70 prigionieri politici. Otto partigiani sono travestiti da nazisti, quattro recitano la parte dei prigionieri.
L’operazione comincia alle 7 del mattino. Mandolesi ha una taglia di diversi milioni sulla testa. La speranza è di non incontrare pattuglie tedesche durante il tragitto verso il carcere. Il piano è di non sparare neanche un colpo. Mandolesi e i suoi undici compagni, tra cui anche partigiani sovietici, ci riescono. Liberano i 70 prigionieri, rinchiudono Carabinieri e secondini e fuggono a bordo di alcuni camion. Niente spari. Neanche uno.

(foto: Gorgo)

E se la storia è già “perfetta” così, in realtà non finisce qua. Perché lo stesso Mandolesi, il Comandante “Carlo”, ripete la stessa, identica strategia anche l’anno dopo, il 28 aprile del 1945, nello stesso posto. Riuscendo anche quella volta.
Alla lince, il partigiano astuto, è bastato idealmente solo un fucile con un tappo di sughero.

Ma l’omaggio di Ericailcane alla Beffa di Baldenich non finisce qui. Partendo da quello stesso murale (realizzato durante il festival Clorofilla – Arti Pubbliche Condivise; qua le foto), infatti, l’artista ha realizzato una fanzine illustrata, pubblicata da Gorgo in collaborazione con la galleria d’arte D406 di Modena (dove fino a gennaio 2017 saranno in mostra le tavole originali) e stampata da Perpetua Edizioni.

La fanzine, intitolata La Beffa, si può acquistare online ed è stata realizzata in un’edizione limitata di 300 copie, vendute assieme a un poster a colori in formato A3.

(foto: Gorgo)
(foto: Gorgo)
(foto: Gorgo)
(foto: Gorgo)
(foto: Gorgo)
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