(foto: Frizzifrizzi)

Zip! Vestiti per tutte le stagioni: un libro illustrato racconta la storia dell’abbigliamento

Quando mangiamo qualcosa che ci piace facciamo Yum!
Quando una cerniera si apre, invece, fa Zip!, esattamente come l’onomatopeico titolo di questo secondo libro realizzato da Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, che un anno dopo averci raccontato il cibo attraverso i cinque sensi per l’appunto con Yum! Il cibo in tutti i sensi, in pieno periodo di “settimane della moda” escono con il secondo volume di quella che sta diventando una vera e propria serie (o perlomeno io immagino e spero che i due non si fermino qui e proseguano la loro straordinaria opera di divulgazione andando a toccare altri temi), e lo dedicano ai vestiti.

Pubblicato da Franco Cosimo Panini, Zip! Vestiti per tutte le stagioni affronta in maniera giocosa la storia dell’abbigliamento, cominciando con la biblica foglia di fico e concludendo con una citazione di Munari (“Niente passa tanto di moda come la moda”) e con gli abiti usati, il riciclo e l’attualissimo problema della vita media e dei prezzi stracciati della maggior parte dei capi che acquistiamo oggi, passando però prima in rassegna le quattro stagioni, andando a toccare abiti, accessori, epoche, stili, e soprattutto le storie curiose che ci sono dietro a ciascuno di essi.

(foto: Frizzifrizzi)
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Dai 7 metri d’ampiezza delle gonne di crinolina di regine e imperatrici alle mimetiche degli eserciti (ispirate, pensa un po’, ai motivi pittorici del cubismo e del fauvismo), dai modelli di cravatta all’invenzione del nylon che spianò la strada ai collant, dai jeans di Garibaldi alla vera storia del kilt e del tartan (che, con buona pace di Mel Gibson, ai tempi di Braveheart non esistevano) e alla celeberrima fiaba di Andersen, I vestiti nuovi dell’imperatore, che, come scrivono i due autori di Zip!, “racconta molte cose sui re, gli stupidi e la moda”.

Come in Yum!, anche Zip! è pieno di citazioni illustrate, che omaggiano la storia dell’arte, quella dell’illustrazione, del fumetto, e pure la grafica pubblicitaria. Ma sono soprattutto le piccole/grandi curiosità a farti arrivare rapidamente alla fine del libro, riempiendoti la testa di spunti e innescando nei lettori ideali di quest’opera realizzata a quattro mani da Ascari e Valentinis, i ragazzini, quella scintilla che li porterà (ovviamente l’ho testato immediatamente su mia figlia, 7 anni, per averne la riprova) a esplorare con occhio inedito il guardaroba e i cassetti, e specialmente a guardarsi allo specchio con un’attenzione tutta nuova.

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