Save the date | La Notte degli Archivi

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Da quando l’abbiamo lanciata, più di due anni fa, la rubrica Tesori d’archivio è probabilmente quella che ha avuto più successo in assoluto nella ormai decennale storia di Frizzifrizzi, segno che ciò che ha a che fare con collezioni, classificazioni e raccolte non interessa soltanto noi che ne parliamo ma anche i lettori che ci leggono.

Non che gli archivi siano stati inventati ora (la storia degli archivi, dopotutto, coincide con quella della scrittura) ma negli ultimi anni la digitalizzazione — processo un tempo costosissimo e lentissimo — ha fatto passi da gigante e sono sempre di più le realtà pubbliche e private che decidono di mettere online, a disposizione di tutti (o giù di lì), valanghe di materiali e di informazioni, scatenando anche nel pubblico dei non addetti ai lavori una certa eccitazione, una “frenesia” da consultazione che si porta dietro la solleticante aspettativa di poter scovare qualcosa, qualche “chicca”, qualche tesoro, per l’appunto.

Tra i più attivi nel campo della digitalizzazione degli archivi, in Italia, c’è il gruppo Promemoria, azienda che si autodefinisce come “una squadra di Retronauti al servizio della memoria” e che lavora proprio con gli archivi — pubblici e privati — considerandoli anche degli efficacissimi mezzi di comunicazione, soprattutto per quanto riguarda i grandi brand (molti dei quali già clienti di Promemoria) con storie decennali o centenarie alle spalle.

Per far conoscere al grande pubblico il patrimonio archivistico, Promemoria ha ideato una bellissima iniziativa (realizzata assieme all’associazione culturale Archivissima) chiamata La Notte degli Archivi, che si terrà a Torino il 16 settembre con un fittissimo programma di incontri in alcuni degli archivi della città, dall’Archivio Storico dell’Accademia delle Scienze, all’Archivio Storico del Teatro Regio, dall’Archivio di Stato di Torino all’Archivio Storico del Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso.

E non finisce qui: perché se già visitare luoghi raramente “nei radar” delle persone comuni può essere un’esperienza di per sé affascinante, farlo assieme a scrittori e giornalisti del calibro di Giuseppe Culicchia, Valentina Diana, Luca Ferrua, Fabio Genovesi, Marco Filoni, Davide Longo, Giusi Marchetta ed Enrico Pandiani, Marco Missiroli, Michela Murgia, Piergiorgio Odifreddi, Alessandro Perissinotto, Antonio Scurati, Nadia Terranova, Stefano Trinchero, Sebastiano Triulzi e Giorgio Vasta è tutt’altra cosa.
Ma perché scrittori e archivi?
L’idea — a mio parere splendida — è di raccontare l’archivio come fosse un romanzo storico.

L’appuntamento dunque, gratuito e aperto a tutti, è per il 16 settembre 2016 dalle 19 alle 23.
Il programma si può scaricare dal sito, e per muoversi da un luogo all’altro ci sarà un servizio speciale di trasporto a bordo di due tram storici (con tanto di archivio mobile) offerti da GTT e dall’Associazione Torinese Tram Storici.

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