Gli elementi della tavola periodica diventano fumetti

Odiatissima ai tempi del liceo — quando facevo di tutto per saltare le lezioni di chimica, preferendo immergermi negli ultimi livelli della “catena alimentare” dell’umanità, offrendo e facendomi offrire bicchieri di vino dai personaggi più improbabili al bar della stazione delle corriere della cittadina in cui andavo a scuola — ho scoperto il fascino della tavola periodica solo di recente, grazie a due libri comprati e letti in occasioni diverse ma che in qualche modo si sono intrecciati sopra al mio comodino e nel mio immaginario: Il cucchiaino scomparso, di Sam Kean (Adelphi, 2012), e Gratitudine di Oliver Sacks (sempre Adelphi, uscito poco più di un mese fa).

Il primo è un saggio, un fantastico viaggio nelle storie che stanno dietro a molti degli elementi chimici: straordinarie scoperte, morti terribili, follia, enigmi, vendette, rivalità, grandissime amicizie, incredibili casi fortuiti, guerre, spionaggio, crolli dell’economia, geni della comunicazione (c’è ad esempio una bellissima storia che parte dal rutenio, con cui veniva realizzata la punta della “migliore stilografica di tutti i tempi”, la mitica Parker 51, e passa a Mark Twain e al suo rifiuto di lavorare con la macchina da scrivere, rifiuto che venne utilizzato dalla Remington per venderle, invece, le loro macchine).

Non necessita di grande competenza chimica, Il cucchiaino scomparso — la mia, ad esempio, era quasi pari a zero — ma va letto con calma per gustarlo a fondo.

cucchiano_scomparso_gratitudine

Il secondo invece è la raccolta di quattro piccoli memoir scritti dal grande neurologo inglese negli ultimi suoi due anni di vita (Sacks è scomparso poco meno di un anno fa, il 30 agosto scorso) e pubblicati dal New York Times.

In due di essi — Mercurio e La mia tavola periodica, Sacks racconta di come si fosse appassionato di elementi chimici fin dall’infanzia, trovando grande pace interiore nel pensare e circondarsi di materia inanimata e persino associando i numeri atomici agli anni di vita (11 anni, il sodio; 79, l’oro; 80, il mercurio del titolo; morì a 82, piombo).

comics_of_elements_1

Un passo ancora più un là nella semplificazione e nella divulgazione di questa materia/scienza spesso ostica lo fa il sito Beautiful Chemistry, nato un paio di anni fa dalla collaborazione tra la University of Science and Technology of China e la Tsinghua University Press.
Scopo del progetto — come già spiega bene il nome — è rendere “bella” (e raggiungibile) la chimica, missione che finora Beautiful Chemistry ha svolto egregiamente soprattutto attraverso una serie di video che mostrano il fascino “psichedelico” delle reazioni.

Lo scorso maggio, inoltre, il sito ha cominciato a produrre una serie di mini-fumetti, Comics of Elements, che in maniera davvero semplice racconta storie e dà informazioni su alcuni elementi, uno a settimana, fino ad arrivare ai primi venti della tavola periodica, dall’idrogeno al calcio (dalla nascita alla giovinezza, avrebbe detto, con un po’ di nostalgia, Oliver Sacks).

comics_of_elements_2

comics_of_elements_3

comics_of_elements_4

comics_of_elements_5

comics_of_elements_6

comics_of_elements_7

comics_of_elements_8

comics_of_elements_9

co-fondatore e direttore
Mostra Commenti (0)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Un messaggio

Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito. Si tratta di un progetto realizzato ogni giorno con amore e con impegno. La volontà è di continuare a farlo cercando di tenere al minimo la pubblicità. Per questo ti chiediamo una mano — se vorrai — con una piccola donazione. Potrai farla su PayPal.

GRAZIE DI CUORE.