(foto: CAN the CAN)

Tesori d’archivio: un ristorante di Lisbona e una collezione di antiche scatolette di pesce

A Lisbona c’è un ristorante che si chiama CAN the CAN e che, fin da quando ha aperto, nel 2012, offre quasi unicamente piatti preparati col pesce in scatola. Piatti “gourmet”, questo va specificato: nella presentazione quanto nella preparazione e nella ricerca.

Ma perché pesce in scatola?
Andiamo con ordine.
Il cibo in scatola nasce nei primi dell’800 in epoca napoleonica. Fu lo stesso imperatore a chiedere al suo ministro dell’interno di bandire un concorso di idee per trovare la migliore soluzione per conservare il cibo destinato alle truppe. Il concorso lo vinse uno chef che lavorava a Parigi, Nicolas Appert, e che inventò un metodo per conservare a lungo i cibi in contenitori di vetro.
Il passaggio dal vetro alla latta si deve a un altro francese, ma gli inglesi furono i primi a brevettare la sua tecnica e inglese fu il primo stabilimento di cibi in scatola: Donkin, Hall & Gamble.

(foto: CAN the CAN)
(foto: CAN the CAN)

Dopo esser state le silenziose e mai abbastanza celebrate protagoniste di tutti i viaggi, le guerre, le esplorazioni del XIX secolo, compresa la conquista del west e la guerra di secessione americana (per chi volesse approfondire, ho scritto un lungo pezzo sul tema “cibo in scatola” sul secondo numero della rivista Dispensa), le scatolette si diffusero in tutto il mondo e il Portogallo diventò in breve una vera potenza in questo settore. Più precisamente nel mercato del pesce in scatola.

All’indomani della Prima Guerra Mondiale (altra pietra miliare per la diffusione di questo metodo di conservazione dei cibi), in Portogallo c’erano oltre 200 stabilimenti, che esportavano in tutto il pianeta.

(foto: CAN the CAN)
(foto: CAN the CAN)

Oggi la produzione è in mano ad appena una ventina di aziende, che però continuano a dominare il mercato con le loro scatolette di tonno, salmone, merluzzo, sgombro, polpo, trota, sardine, quindi un ristorante dedicato al pesce in scatola dopotutto è un ristorante che celebra la storia alimentare e industriale del proprio paese.

Non solo, CAN the CAN di fatto è anche una sorta di museo con la storia dell’industria conservatoriere portoghese, con libri sull’argomento e soprattutto una enorme collezione di scatolette, con pezzi di quasi 150 anni fa.
Collezione che si può ammirare anche online e che è molto interessante anche dal punto di vista grafico.

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