Artigenio: l'Italia che dà forma alle idee

Artigenio: un concorso per maker promosso da Mercedes-Benz e Confartigianato

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10.000 Euro in palio per chi presenta entro il 31 gennaio 2016 un’invenzione geniale, una nuova tecnologia o un oggetto di design.

Il fenomeno maker è uscito dall’ombra dieci anni fa. Capofila di questa sorta di rivoluzione è stata la rivista Make, fondata nel 2005 da Dale Dougherty, a cui si deve la paternità del termine Web 2.0 e che ridefinì il significato di maker nel primo editoriale del suo magazine, in cui scrisse: «Più che meri consumatori di tecnologia, noi siamo maker, adattiamo la tecnologia ai nostri bisogni e la integriamo nelle nostra vite. Alcuni di noi sono nati maker e altri, come me, diventano maker senza neanche accorgersene».

Oggi il movimento si trova in una fase di transizione.
Dopo aver gloriosamente risalito la china dalle rubriche di riviste e quotidiani fino alla sezione economia per poi arrivare alle prime pagine, la scena è più viva che mai e in tutto il mondo ruota attorno alle Maker Faire (altra invenzione di Dougherty), compresa quella di Roma, attiva dal 2013 e punto di riferimento a livello europeo, e a tutte quelle più o meno piccole fiere che continuano a spuntare come funghi, ma i maker faticano a uscire dagli stereotipi che hanno loro stesso contribuito a cristallizzare nell’immaginario collettivo—maker=stampante 3d, maker=start up=uffa!, maker=la soluzione che risolverà tutti i problemi del mondo, maker=l’entusiasmo manicheo di Riccardo Luna…

Artigenio: l'Italia che dà forma alle idee

Nella realtà, come tutto ciò che viene gonfiato artificiosamente dai media, se da una parte non è ovviamente tutt’oro quel che luccica, dall’altra è innegabile che la cultura dei maker sia stata negli ultimi anni il principale motore dell’innovazione—a tutti i livelli e in tutti i settori—e abbia innestato nella coscienza di quelli che fino a poco tempo prima erano dei semplici consumatori passivi l’idea che attraverso la partecipazione attiva, la condivisione delle conoscenze, l’hacking, il miglioramento di tecnologie e strumenti che esistono già (il cosiddetto tweaking), si possa, anche solo nel proprio piccolo-piccolo-piccolissimo, cambiare effettivamente qualcosa.

E se in Italia le cose si stiano sì muovendo, ma lentamente, di opportunità comunque ce ne sono. Ad esempio quella offerta da Artigenio, iniziativa nata dalla collaborazione tra Mercedes-Benz Vans (dopotutto il furgone è un po’ il simbolo dell’artigiano, nuovo o tradizionale che sia) e Confartigianato, che mette in palio 10.000 Euro per chi presenta entro il 31 gennaio 2016—cito dal sito—“un’invenzione geniale, una nuova tecnologia o un oggetto di design”.

Saranno tre le idee selezionate da una giuria composta di artigiani, e i progetti finalisti verranno poi raccontati da dei mini-filmati che verranno votati dal pubblico e che andranno a influenzare la scelta finale del vincitore assoluto, che si aggiudicherà la somma in palio, fondamentale per realizzare (o contribuire a realizzare) il progetto.

Artigenio: l'Italia che dà forma alle idee

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