Per esser milanese
non servono pretese
ma solo un distintivo:
“fare l’aperitivo”.
Questa era ovviamente la A di Aperitivo, associata a una bella foto still life di due bicchieri con dentro quelli che immagino siano uno Spritz e un Negroni (sbagliato?).
E da Aperitivo si va avanti per stereotipi e tipicità fino alla Z di Zhejiang, provincia cinese dalla quale sembrano arrivare tutti i cinesi che vivono a Milano, Milano la grigia, Milano la capitale morale, la Milano della Madonnina e del Pirellone, dei Navigli e dell’Idroscalo, dei tram e delle case di ringhiera, del liberty e delle sciure, della moda e dell’ossobuco, Milano l’è on gran Milan, protagonista di questo abbecedario formato cartolina, lanciato proprio in questi giorni assieme a un sito, A-Z Milano, che permette di spedirne anche in formato digitale, direttamente online.
Nato dalla collaborazione tra Federico Ciamei, Sara Guerrini, 150UP e Ilaria Russo—rispettivamente fotografo, foto editor, studio di design e copywriter, A-Z Milano nasce dalla voglia di raccontare la città in maniera ironica accostando, per ciascuna delle ventuno lettere dell’alfabeto, delle “filastrocche un po’ sceme, ma rigorosamente in rima” (cito Ilaria, che le ha create) a fotografie talvolta surreali o che partono per la tangente (l’accoppiata foto-testo del Duomo, secondo me, con l’allusione al fatidico souvenir arrivato in faccia al Cavaliere e la foto del Duomo-ricordo che se ne sta per aria, è il punto più alto dell’intera raccolta).
(clicca per ingrandire)
C’era una volta un uomo
preso a colpi di Duomo:
certo, era in miniatura
ma che “rebelòt”, che paura!
Le cartoline di A-Z Milano verranno presentate ufficialmente mercoledì prossimo, rigorosamente a orario-aperitivo, presso lo shop di 150UP, dove si potranno anche acquistare (ma per chi non può c’è sempre lo shop online).
