E se invece della batteria agli ioni di litio (cioè quella che c’è già di serie), l’iPhone avesse bisogno delle care, vecchie pile alcaline? Praticamente vivresti al supermercato visto che ogni 9 ore dovresti comprarne di nuove.
E se invece andasse a diesel (te lo immagini? pot pot pot, arrivi dal benzinaio e chiedi qualche spiccio di gasolio perché il telefono ti ha lasciato a metà proprio mentre stavi caricando un gif o malignavi via whatsapp sui colleghi di lavoro)?
E ancora: a carbone, a propano, a metano, a legna—e giù a comprare ogni inverno una catasta di ceppi per tirare avanti in wi-fi o 3g/4g durante le lunghe giornate fredde.
Per non parlare di una fonte d’energia davvero molto alternativa, ad esempio il grasso umano («ti trovo bene…», «non fare il sarcastico! Sto mettendo su ciccia perché domani ho una lunga videoconferenza su Skype dal telefono»).
Per visualizzare efficacemente e mettere a confronto l’efficienza di alcune tra le più popolari e utilizzate fonti di energia, il Wall Street Journal ha realizzato un’infografica prendendo a modello una delle icone più attuali, l’ultimo nato tra gli smartphone Apple, la cui batteria dura in media 15 ore ma che con una vetusta batteria piombo-acido (come quelle delle auto) si scaricherebbe dopo appena un’ora, mentre a diesel andrebbe avanti per ben 10 giorni.