L’idea non è nuova. Già lo scorso giugno “in tutto l’internèt” si parlava di una casa editrice argentina, la Pequeño Editor, e del suo Mi papá estuvo en la selva, un libro illustrato che si poteva piantare.
Più o meno nello stesso periodo, dall’altra parte del mondo, in Giappone, lo studio pubblicitario Dentsu sviluppava una campagna di comunicazione per l’editore Mainichi Newspapers, realizzando un giornale interamente a tema piante e giardinaggio che una volta letto si poteva sotterrare, innaffiare, e dopo qualche giorno veder spuntare tanti germogli che presto si sarebbero trasformati in fiori.
Il procedimento, sia per il libro che per il quotidiano, è praticamente lo stesso. Il materiale di partenza sono i rifiuti cartacei, prima sciolti in acqua e poi trasformati in polpa, alla quale sono stati aggiunti i semi prima di essere di nuovo lavorata e convertita in fogli di carta riciclata sui quali, infine, sono state stampate (con inchiostri vegetali) le notizie e le immagini.