Se son Dazed (o i-D) fioriranno.
Nel senso che, seppur anacronisticamente (in tempo di webzine e blog e app), Cool Brother è solo il più recente esempio di una lunga tradizione di riviste inglesi nate dal basso, spesso come semplici fanzine o addirittura poster (vedi appunto i-D e Dazed) diventate poi col tempo delle vere e proprie “bibbie” di stili e di mode e infine realtà editoriali di tutto rispetto considerate ormai alla stregua dei magazine cosiddetti “mainstream”.
Fondato da una giovane blogger circondata da un’altrettanto giovane redazione fatta di giornalisti, di appassionati, di blogger (di nuovo), di fotografi, di stylist, Cool Brother parla principalmente di musica e lo fa attraverso recensioni, critiche, reportage di concerti, pezzi retrospettivi su band e album e svariate — più o meno evidenti — dichiarazioni d’amore al giornalismo “gonzo” di quelle che appaiono come le due stelle polari di questa fanzine: Hunter S. Thompson e Lester Bangs (tanto che Thompson, insieme a Kerouac, è protagonista di una bella rubrica in cui vengono raccontati dei concerti nello stile dei due autori).
Il primo numero — uscito a fine maggio e di cui sono rimaste ormai poche copie — si acquista online.