Burnt Sienna: storia di un colore in trasformazione

Mentre lavorava al suo DIY Colour Recipe Book — un libro interamente dedicato all’arte di fabbricare i colori a partire da vegetali e minerali — la designer colombiana Laura Daza ha scoperto l’affascinante storia della terra di Siena, quel “marroncino” che scopri solo quando alle elementari inizi a leggere i nomi dei colori sui pastelli e mentre la maestra scrive alla lavagna la tabellina dell’8 o tenta di spiegarti le preposizioni articolate tu sei lì a immaginare esotici mondi fatti interamente di tinte dai nomi evocativi come Blu di Prussia, Blu Oltremare, Rosso Carminio e, appunto, Terra di Siena e Terra di Siena Bruciata.

Ed è su quel “bruciata” che scatta, inevitabile, l’interrogativo. Come bruciata? Hanno bruciato la terra per fare il colore? Quanto l’hanno bruciata? Ci sono campi (non)coltivati appositamente per essere bruciati? E chi li spegne, poi?
Ma al netto delle domande più o meno surreali che puoi farti da bambino rimane il fatto che, sì, effettivamente è grazie alla combustione di una terra color ocra chiaro, estratta in una cava di Arcidosso, nei pressi del Monte Amiata (oggi in provincia di Grosseto ma nel Rinascimento controllata da Siena, da qui il nome), che si ottiene quel particolare marrone-rosso che è il Terra di Siena Bruciata.

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Curiosa come un pargoletto, misticamente illuminata come un’alchimista e scientificamente consigliata e supportata da un geologo italiano, Ciriaco Carrozzino, Laura Daza si è dunque messa all’opera e ha realizzato un progetto intitolato Burnt Sienna, che celebra gli antichi processi di produzione del colore (è addirittura dal Paleolitico, racconta la designer, che l’uomo trasforma il giallo in rosso grazie al fuoco: il primo caso in assoluto di colore ottenuto artificialmente oltre che la prima forma di tencologia) sperimentandone l’applicazione su oggetti contemporanei.

Dopo essere andata alla ricerca della terra giusta e averla sottoposta a “cotture” sempre più intense (dai 200 e 900), ottenendo una gamma di tonalità sempre più scure/bruciate, Laura le ha applicate a tessuti e vasellame, raccontando poi il tutto in una pubblicazione che si può anche sfogliare online.

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