Caprice.01, libreria

Caprice: gli arredi progettati e realizzati da Alessandro Soliani, designer e falegname di terza generazione

Caprice.01, libreria
Caprice.01, libreria (foto: Alessandro Soliani)

Alessandro Soliani, emiliano classe 1976, dice di essere “la mente e il braccio del progetto”.
Il progetto in questione si chiama Caprice, una falegnameria gestita dalla sua famiglia da tre generazioni. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università di Parma, Alessandro decide che fare l’artigiano, lavorare il legno come hanno fatto gli altri uomini di famiglia, è il modo migliore “per dare sfogo concreto” alla sua immaginazione.

«Mia l’idea, la progettazione, la realizzazione materiale e la cura di ogni fase del processo per ogni singolo pezzo», dice. Anche se aggiunge: «talvolta però mi avvalgo della preziosa collaborazione di qualche fidato e qualificato amico».

Caprice.01, libreria
Caprice.01, libreria (foto: Alessandro Soliani)

«Le idee migliori nascono nei momenti più insoliti ed in modo totalmente inatteso. Da uno schizzo sul tovagliolo di un bar, da un segno percepito, da un sogno…», così prendono vita librerie, contenitori, sedie, tavoli, armadi, porte interne dalle linee pulite ed essenziali.

Non esiste un catalogo perché non esiste una produzione standardizzata, ma ogni pezzo è inciso a controllo numerico e punzonato manualmente. Esiste perciò la possibilità di realizzazioni su misura partendo da un’idea, un disegno del cliente.
Ma Caprice è una vera Falegnameria (la F maiuscola non mi è scappata, l’ho usata di proposito!) perciò si realizzano anche: infissi interni ed esterni; riproduzioni di porte antiche invecchiate e patinate, con chiodi ribattuti; finestre (alzanti o scorrevoli) in legno massello e lamellare (in pino, abete, rovere); infissi ad alta efficienza energetica.

«In estrema sintesi accogliamo la sfida di poter realizzare qualsiasi cosa possa essere prodotta con la nobile materia prima che è il Legno», racconta Soliani.
E tutto il processo produttivo è attento alla sostenibilità ambientale, per questo vengono utilizzate vernici e finiture atossiche, oli naturali e cere, polimeri a dispersione acquosa, e piante provenienti da aree a ripiantatura.

Caprice.01, libreria
Caprice.01, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.02, tavolino
Caprice.02, tavolino (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.02, tavolino
Caprice.02, tavolino (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.02, tavolino
Caprice.02, tavolino (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.03, sedia
Caprice.03, sedia (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.03, sedia
Caprice.03, sedia (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.04, libreria
Caprice.04, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.04, libreria
Caprice.04, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.04, libreria
Caprice.04, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.05, scaletta
Caprice.05, scaletta (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.05, scaletta
Caprice.05, scaletta (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.06, sgabello
Caprice.06, sgabello (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.06, sgabello
Caprice.06, sgabello (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.07, libreria
Caprice.07, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.07, libreria
Caprice.07, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.07, libreria
Caprice.07, libreria (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.08, sedia
Caprice.08, sedia (foto: Alessandro Soliani)
Caprice.08, sedia
Caprice.08, sedia (foto: Alessandro Soliani)
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